Economia

Il rapporto Censis: “Negli ultimi 15 anni la ricchezza delle famiglie è calata dell’8,5%. E il 30% degli italiani è convinto che le autocrazie siano più adatte allo spirito dei tempi”

Nel 59° Rapporto, il Censis fotografa un’Italia attraversata da profonde fratture economiche e sociali. Tra il 2011 e il 2025 la ricchezza reale delle famiglie è calata dell’8,5%, con il ceto medio che paga il prezzo più alto. Mentre il 50% più povero ha perso il 23,2% del patrimonio, i nuclei collocati tra il sesto e l’ottavo decile registrano riduzioni fino al 35,3%.

Solo il 10% più ricco vede crescere la propria disponibilità del 5,9%, arrivando a concentrare il 60% della ricchezza nazionale. Intanto, la quota in mano a 13 milioni di famiglie più fragili scende dall’8,7% al 7,3%.

La fotografia sociale è impietosa: cala la produzione industriale, cresce quella delle armi, e secondo il Censis “per il 28,3% dei ragazzi la scuola non prepara al futuro”. Il mercato del lavoro invecchia, con l’84,5% dei nuovi occupati over 50, mentre “8 italiani su 10 temono un welfare debole”, ma il 70% non assume contromisure. Oltre “4 pensionati su 10 aiutano figli e nipoti”.

Secondo il rapporto l’Italia sarebbe entrata “nell’età selvaggia”, in cui  il 30% degli italiani si è convinto che “le autocrazie sono più adatte allo spirito dei tempi”, mentre dilaga un “vitalismo irrazionale” che mina fiducia e istituzioni.

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Gianluca Pace