Manovra, le misure: taglio Irpef, incentivi alle imprese e prelievo sulle banche. Giorgetti: "Sospendere aumento età pensionabile? Vedremo nel 2026" (foto Ansa) - Blitz Quotidiano
La Legge di Bilancio 2026 si appresta a tagliare il traguardo. Oggi alle 11 sono cominciate le dichiarazioni di voto a cui seguirà il via libera definitivo al testo con votazione finale. La manovra finanziaria si appresta dunque a diventare legge e come accade in tutte le manovre finanziarie c’è sempre chi ci guadagna e chi ci rimette. Dal taglio Irpef per i dipendenti agli incentivi per le imprese, dal prelievo su banche e assicurazioni alla cancellazione di Opzione Donna alla stangata sui fumatori, ecco in sintesi tutto quello che c’è da sapere.
Innanzitutto c’è da dire che ieri c’è stato il via libera all’ordine del giorno alla manovra presentato dalla Lega per sospendere l’aumento dell’età pensionabile, con parere favorevole del governo e senza riformulazioni. Il testo impegna l’esecutivo a “valutare l’opportunità di riconsiderare la misura” che prevede un aumento dei requisiti pensionistici di un mese dal 2027 e di tre mesi dal 2028, adottando “le opportune iniziative normative volte a sospendere, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, tale aumento”.
A margine dei lavori, a chi gli chiedeva dell’odg presentato dalla Lega, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha risposto: “Favorevole chiaramente, come ogni ordine del giorno che si rispetti”. “Noi siamo intervenuti per ridurre l’aumento, perché automaticamente aumentava di tre mesi dal 2027”, ha ricordato il ministro. “L’abbiamo ridotto, abbiamo dovuto coprirlo con più di un miliardo. La Lega chiede di ridurlo ulteriormente, vedremo nel 2026″, ha chiosato Giorgetti.
Tornando alla manovra finanziaria, arriva il taglio dell’Irpef per i redditi fino a 50 mila euro, con la seconda aliquota che scende dal 35 al 33%. Scatta la tassazione agevolata al 5% sugli incrementi contrattuali: vale per i redditi fino a 33mila euro e per i contratti rinnovati dal 2024 al 2026. Sui premi di risultato e forme di partecipazione agli utili d’impresa, fino a 5mila euro, l’imposta sostitutiva scende all’1%. Sale da 8 a 10 euro la soglia esentasse dei buoni pasto.
Esteso fino al 30 settembre 2028 l’iper-ammortamento per gli investimenti in beni strumentali. La misura è maggiorata del 180% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, del 100% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro, e nella misura del 50% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro in relazione agli investimenti in beni prodotti nell’Ue. Arrivano poi risorse per il credito d’imposta Transizione 5.0 (1,3 miliardi) e Zes (532,64 milioni). Rifinanziata anche la Nuova Sabatini per sostenere gli investimenti in beni strumentali nuovi. Saltano, invece, le agevolazioni per gli investimenti green.
Arriva il bonus libri scuola per le superiori con un contributo comunale per le famiglie con Isee non superiore ai 30mila euro. Per le famiglie che scelgono la scuola paritaria viene invece introdotto un bonus fino a 1.500 euro per studente con Isee fino a 30mila euro. Le paritarie potranno anche essere esentate dall’imu. Per i neo-diplomati arriva la nuova Carta Valore Cultura per l’acquisto di materiali e prodotti culturali.
I debiti maturati dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2023 potranno essere estinti attraverso la nuova Rottamazione quinquies, che prevede una rateizzazione su 9 anni con 54 rate bimestrali.
Anche per 2026 è confermato il bonus ristrutturazioni al 50% per la prima casa; resta al 36% per le altre. Prorogati anche il Sismabonus e il bonus mobili, con uno sconto del 50% fino a 5mila euro. La cedolare secca sugli affitti brevi resta al 21% per il primo immobile, sale al 26% sul secondo e dal terzo scatta l’attività di impresa. Anche gli immobili condonati potranno accedere agli incentivi edilizi.
Salta la possibilità di andare in pensione di vecchiaia anticipatamente cumulando la rendita della previdenza complementare. Si riducono poi le risorse per l’anticipo pensionistico di lavoratori precoci e usuranti. E non c’è nessuna proroga per Opzione Donna, la misura che era stata studiata proprio per le lavoratrici. Arriva l’adeguamento all’inflazione ma solo per le pensioni più basse
Le banche pagano il conto più salato della manovra. Il solo aumento dell’Irap di due punti percentuali vale per loro 1,2-1,3 miliardi. Viene poi ulteriormente ridotta la deducibilità sulle perdite pregresse: le percentuali scendono dal 43% al 35% per il 2026 e dal 54% al 42% per il 2027, garantite risorse per circa 600 milioni in due anni.
Anche per loro aumenta l’Irap di due punti percentuali ed arriva poi l’aumento al 12,5% dell’aliquota sulla polizza Rc auto per gli infortuni al conducente (misura che non sarà retroattiva come era stato paventato). Inoltre vengono a loro chiesti altri 1,3 miliardi attraverso il versamento di un acconto pari all’85% del contributo sul premio delle assicurazioni dei veicoli e dei natanti dovuto per l’anno precedente.
In arrivo nelle casse dello Stato 552 milioni per l’aumento delle accise sui carburanti e altri 213 milioni dal rincaro dei tabacchi.