
Scienza, sostantivo Femminile: un percorso importante verso la parità di genere
“Nonostante il Covid, noi donne imprenditrici siamo ancora e sempre più unite!”. Esordisce così Paola Butali presidente di AIDDA Toscana. E ringrazia le tante socie che hanno partecipato all’evento virtuale anche da molte regioni italiane.
“Combattiamo la pandemia e continuiamo ad incontrarci anche se solo su piattaforma zoom. Questa pandemia ha rafforzato il nostro spirito di collaborazione, Con la volontà precisa di poter andare avanti insieme perché solo collaborando possiamo ottenere risultati effettivi”.
Un evento eccezionale cui hanno partecipato, collegate on line, la marchesa Etta Carignani, storica figura di AIDDA nazionale e delle Femmes Chefs d’Entreprises Mondiales. La past-presidente nazionale Claudia Torlasco. La presidente attuale Antonella Giachetti. Molte socie della Liguria, Veneto, Emilia Romagna e naturalmente toscane.
Madame Curie ci insegna che spesso sono proprio le donne che, non a caso, si guadagnano e meritatamente premi Nobel nel campo della scienza! Eppure, soprattutto in Italia, le nostre ragazze scelgono prevalentemente percorsi formativi lontani dall’ambito scientifico.
Ne hanno parlato con la regia del dott. Michele Punturo, dirigente presso la sezione di Perugia dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), la dott. Sandra Leone, PHD in fisica, prima ricercatrice presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, (INFN) di Pisa. E la dott Francesca Moglia PHD in Fisica dei laser, project Leader presso il Consorzio Europeo dell’Industria Fotonica, (EPIC).
Statistiche, studi e ricerche alla mano, la dott. Sandra Leone ci ha informate sulla situazione italiana ed estera a proposito dei nostri giovani e delle loro scelte nell’ambito degli studi.
In particolare si è parlato dell’esigenza attuale di una formazione scientifica, cosiddetta STEM, (Scienze, tecnologia, Ingegneria e Matematica). Un’economia della conoscenza del futuro in cui prevalgono presenze maschili, anziché femminili. Non a caso anche per le scienze informatiche si esclude quasi totalmente il genere femminile. In un settore che invece è in piena espansione. E che anche in futuro sarà garanzia di numerosi posti di lavoro.
Interessante l’intervento di Etta Carignani, ancora e sempre impegnata con la Associazione con le notizie da Trieste e dal Nord Italia. Ha citato in particolare l’imprenditrice Lilli Samer. Che proprio da Trieste ha promosso il connubio fra scienza ed imprenditrici sotto la regia di AIDDA.
Ci sarà infatti anche una prossima conference call di AIDDA con i Paesi Baltici, sempre su questo tema.
È evidente che nemmeno il Covid può fermarci. Siamo la forza di un migliaio di imprenditrici italiane, che da Nord a Sud, creano rete e opportunità al femminile. La rete delle donne d’impresa a dispetto della pandemia – dice Paola Butali – non è mai stata tanto unita e così forte come oggi. Questo è il nostro vero valore aggiunto.
Con l’intervento di un’insegnante del liceo linguistico di Arezzo si è parlato infine di come poter incoraggiare le studentesse. Queste, a causa di storici pregiudizi e sovrastrutture, mancano di autostima. Si sentono negate e quindi si autoescludono da un percorso di studi più scientifico. Le strutture sociali, le scuole e spesso anche la famiglia coinvolgono i nostri giovani. Ma non sempre orientano i nostri ragazzi ed in particolare le ragazze, al fine di valorizzarne il loro vero potenziale.
In conclusione un attimo di silenzio con la commozione del ricordo di Vera Treghini Butali per tanti anni delegata provinciale di Aidda, per Arezzo, che ci ha lasciato proprio il giorno prima di questo evento organizzato da sua figlia Paola Butali, presidente di AIDDA TOSCANA.
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