“Celentano ha esagerato, bisogna intervenire subito..”, così si sono espressi i quattro commissari dell’Autorità di garanzia per le comunicazioni espressi dal centro destra. Cosa sarebbe mai accaduto? Il popolare artista, intervenendo da Santoro, ha confermato la sua decisione di votare per Pisapia. Lo ha forse fatto con un videomessaggio registrato trasmesso a reti seminunificate? No, perchè si è espresso solo in quella trasmissione e per di più non è né il proprietario, né il controllore della rete. Lo ha fatto da solo, senza contraddittorio ed in assenza degli altri punti di vista? No perché in studio c’erano i berluscones e i sostenitori di donna Letizia. Ha imposto la sua telefonata chiamando da casa e ordinando di essere mandato in onda? No neppure questo è accaduto.
Aveva concordato le domande con Santoro e stava leggendo le risposte già scritte sul cosiddetto “gobbo”? Neanche per sogno, perché una simile schifezza non può avere luogo in nessuna trasmissione degna di questo nome. Allora che vogliono? I 4 dell'”Ave Silvio” vogliono solo farsi sentire, fare la faccia feroce, far sapere che ci sono anche loro tra i difensori di un presidente che ormai, come si è visto nella scenetta che ha sconvolto Obama, ha ormai bisogno più di medici e di badanti che non di consiglieri politici. Eppure i 4 avrebbero potuto farsi sentire quando le audiocassette di Berlusconi, e non di Celentano andavano in onda, in violazione non solo delle norme, ma della decenza.
Oppure avrebbero potuto chiedere l’apertura della procedura di infrazione nei confronti di quelle reti, per esempio Italia uno e Rete 4, che hanno assicurato il sostegno privilegiato al capo, in violazione persino della debolissima legge Frattini sul conflitto di interessi articolo 7. Ed ancora avrebbero potuto almeno far finta di reclamare una informazione più attenta e rigorosa sui quesiti referendari che si vorrebbero cancellare a colpi d imbrogli politici, vedi il decreto omnibus, e mediatici.
Nulla di tutto questo, hanno ritrovato la voce solo per inveire contro Adriano Celentano, chiedendo punizioni esemplari contro uno degli artisti che, pure per lungo tempo, proprio la destra aveva indicato come uno dei pochi liberi, un anticonfromista capace di menare fendenti contro tutto e contro tutti,uno difficile da imbavagliare e da imbrigliare, ma le società aperte hanno il dovere di dare voce anche a personalità simili, che piacciano o no a ciascuno di noi La scenetta delle ” toghe rosse” recitata al G8 e la invocazione di misure esemplari contro Celentano, pur nella loro diversità, indicano che questa destra è davvero in preda ad una crisi di nervi, non riesce ad uscire dallo schema della invettiva, della minaccia. Tanti anni fa Berlusconi spiazzò tutti e si affermò come l’uomo delle libertà. Quello che odiava i vincoli e i bavagli, ora è diventato l’uomo dei divieti per gli altri e della licenza per sé.
Il primo Berlusconi vinse anche per la sua presunta carica libertaria e antisistema, il secondo Berlusconi, molto probabilmente, perderà perchè ormai vede solo complotti e vorrebbe mettere il silenziatore a tutti quelli che non gli piacciono. Purtroppo per lui il loro numero sembra, alla viglia dei ballottaggi, in decisa crescita.