Galaktionov ha iniziato a studiare pianoforte a quattro anni, a sei è entrato nella Scuola Centrale di Musica del Conservatorio di Mosca, a otto ha debuttato come solista con l’orchestra di Yevgeny Svetlanov alla Moscow International House of Music e a 13 ha vinto in Italia l’11esima edizione del concorso Internazionale di musica Euterpe. L’anno scorso Nikita lo ha chiuso in bellezza: dopo avere entusiasmato pubblico e critici con concerti in Germania e a Vienna, è stato invitato a suonare il 13 dicembre alla Carnegie Hall di New York, che lo ha voluto premiare con il suo prestigioso Certificato di Eccellenza, e a capodanno al Cremlino alla presenza del presidente Putin.
L’anno scorso la rivelazione di Una Musica per l’Anima è stata la 23enne pianista russa Sofiya Chaykina. Nata a Vladivostok, ha iniziato anche lei a suonare il piano a soli quattro anni di età e anche lei si è fatta notare con concerti in varie parti del mondo. Sofiya inoltre è l’unico musicista che nell’intera storia del Conservatorio di Milano ha superato col massimo dei voti e la lode tutti gli esami finora sostenuti e uno dei pochi pianisti capace di misurarsi con la complessa partitura della Sonata Numero 7 di Sergei Prokofiev: lei l’ha eseguita interamente a memoria, senza spartito, proprio al Circolo della Stampa l’anno scorso scatenando l’entusiasmo del pubblico.
Quest’anno le rivelazioni saranno due: il 24enne soprano Elena Pervozvanskaya e il quartetto d’archi creato l’anno scorso da Rustem Smagulov. Nata a San Pietroburgo, diploma prestigioso in pianoforte e voce meravigliosa, Elena ha infine scelto il canto: è infatti un soprano diplomato con il massimo dei voti e la lode al Collegio Musicale N. A. Rimsky-Korsakov di San Pietroburgo, ha debuttato nel 2012 sul palcoscenico del teatro Hermitage nei panni di Ilia nell’Idomeneo di Mozart, dal 2012 si perfeziona presso il Conservatorio di Milano e dal 2014 anche presso la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado. Elena sa tenere la scena oltre che con la straordinaria bravura della sua voce anche con la spontaneità e la bravura degne di una grande attrice. Smagulov è violoncellista presso l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, è stato invitato a suonare alla Barbican Hall di Londra con l’Orchestra Nazionale del Regno Unito e l’anno scorso con due violiniste e una virtuosa della viola ha dato vita a un quartetto d’archi che di recente ha dimostrato di avere raggiunto livelli davvero notevoli.
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