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Tremate,tremate, le Sardine son tornate, parla il fondatore Mattia Sartori: “Pd paralizzato, non è colpa di Elly”

di Enrico Pirondini |20 Gennaio 2024 17:07

Tremate,tremate, le Sardine son tornate, parla il fondatore Matteo Sartori: "Pd paralizzato, non è colpa di Elly"

Tremate, tremate, le Sardine son tornate. Forse. Sparite con il lockdown, sono emerse in questi giorni. Un classico. Quando tira aria di elezioni, gli attivisti ittici si fanno sentire.

È stato così nel novembre del 2019 quando Stefano Bonaccini e la leghista Lucia Borgonzoni si sfidavano per la poltrona di Governatore dell’Emilia Romagna; era il tempo dello strapotere del Carroccio e Salvini sognava di conquistare anche la “regione rossa”.

In piazza Maggiore si presentarono allora 15 mila persone “armate” di pesciolini e il temuto ribaltone fu scongiurato. Ora è di nuovo tempo di elezioni e il Movimento (all’epoca acefalo e senza una gerarchia definita) è tornato a galla. Ma da allora molte cose sono cambiate. Anzi, niente è più come prima.

HANNO VINTO I PARTITI
Lo ammette lo stesso co-fondatore delle Sardine, Mattia Sartori, promosso dai mass media leader del Movimento nato per contrastare populismo e sovranismo.

Mattia dice oggi:”Siamo nati per fermare una destra pericolosa. C’eravamo illusi che saremmo diventati un Movimento politico. Ma non siamo spariti. Da quella scintilla ognuno ha preso la sua strada. Conosco sindaci e vice sindaci di piccoli comuni che mi dicono che si sono impegnati a partire dalle Sardine”.

E poi cosa è successo? “È successo che hanno vinto i partiti e ricorda la “guerra a tutto spiano” dei Cinquestele e della Sinistra radicale e la diffidenza di un Pd “che ci ha trattato come concorrenti. Lo stesso Bonaccini non ha mai riconosciuto il nostro ruolo. E si indispettisce quando diciamo che ha vinto anche grazie a noi”.

NEL PD CON ELLY PRIGIONIERA DELLE CORRENTI
Mattia Sartori, tesserato Pd, è  convinto di due cose e non le manda a dire. Due punti chiari: il terzo mandato è surreale ed Elly Schlein non funziona ma non ha colpa se non funziona, la colpa è delle correnti “ che sono blocchi di potere che continuano a irrigidire il Pd”.

Quanto al terzo mandato (che vede in corsa ancora Bonaccini) Mattia è esplicito:” No, il terzo mandato è proprio surreale. La solita dimostrazione che si punta a consolidare il potere anziché rinnovarlo. Lo vediamo in Campania con Vincenzo De Luca o in Veneto con Luca Zaia. La buona politica crea eredità , non dinastie”.

 

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