
La misero in un angolo spalle al muro e la costrinsero a disintossicarsi. Grazie all’aiuto di Elton John e di Allegra oggi Donatella Versace è di nuovo al comando del settore creativo della Casa di moda fondata dal fratello Gianni nel 1978.
Lo stratagemma è raccontato dalla giornalista del «Wall Street Journal» Deborah Bell nel suo nuovo libro intitolato “House of Versace”. Siamo nel 2005 ed è la festa per i 18 anni di Allegra Versace Beck, la figlia oggi ventitreenne di Donatella e di Paul Beck, il suo ex-marito. Una festa in pompa magna visto che Allegra era stata nominata unica erede della fortuna di Gianni, quindi il 50% dell’azienda di famiglia.
Al momento dell’assassinio di Versace Allegra aveva 11 anni, Donatella quindi prese in mano il controllo totale della casa di moda, sommando il 50% della figlia al suo 20% (l’altro fratello, Santo, ha il 30). La linea si diresse verso una direzione sempre più sgargiante e quasi eccessiva, e le scelte di lady Versace, portarono la ditta nel 2004 sull’orlo della bancarotta.
Donatella non era in grado di reggere il confronto con il fratello e portare sulle spalle il peso di un simbolo del “made in Italy”, anche perché la donna era ormai in preda alla cocaina. In azienda, alle feste, alle sfilate passava sempre più tempo nei bagni, protetta goffamente dalle sue guardie del corpo. Iniziò a tirare anche di fronte ai suoi dipendenti e a volte scompariva per giorni per partecipare a festini con compagni come Christopher Ciccone, il fratello di Madonna, e Courtney Love, la vedova di Kurt Cobain.
Qui subentra Elton John, che durante un suo concerto capì che l’amica era ormai in un tunnel che poteva solo portarla alla morte. A questo punto il cantante entra in contatto con Allegra e insieme mettono in piedi un piano per salvare Donatella. A metà della festa di compleanno della ormai diciottenne erede di Gianni Versace, i due complici mettono in un angolo e affrontano lady Versace.
Pochi giorni dopo Donatella parte per Wickenberg, per un centro di disintossicazione nell’Arizona chiamato The Meadows che ha trattato altre celebrità della moda come Elle MacPherson e Kate Moss e dove sarebbe ricoverato, al momento, il golfista Tiger Woods. Un piano che ha avuto successo, perché il soggiorno in Arizona ha aiutato Donatella a liberarsi dalla dipendenza.
Poco dopo la festa, su suggerimento di Allegra, la casa di famiglia venne affidata a un amministratore delegato arrivato dall’esterno, Gian Carlo Di Risio, che decise di moderare lo stile dei suoi prodotti e che, grazie soprattutto alla decisione di allargare l’area degli accessori, riuscì a riportare l’azienda al profitto.
Nel maggio dell’anno scorso, Di Risio è stato sostituito da Gian Giacomo Ferraris, che arriva dalla Gucci. Ma con Allegra che vive a New York e che desidera occuparsi il meno possibile dei psicodrammi dell’azienda di famiglia e con Santo che nel frattempo è diventato deputato nelle liste del Pdl, Ferraris si occupa della gestione amministrativa del giorno per giorno, mentre il controllo creativo di Versace è tornato nelle mani di Donatella. Una svolta che non sarebbe stata possibile senza lo stratagemma ingegnato da Elton John con la complicità di Allegra non ancora diciottenne.