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Massimo Giuseppe Bossetti, le ricerche dal pc: 13enni rosse, la sua ossessione

di Elisa D'Alto |6 Marzo 2015 14:30

Massimo Giuseppe Bossetti, le ricerche dal pc: 13enni rosse, la sua ossessione

BERGAMO – “Tredicenni”, “tredicenni vergini, per sesso”, “tredicenni rosse”. La curiosità online di Massimo Giuseppe Bossetti ruota intorno a poche, significative parole chiave. Nonostante usasse sistemi per cancellare parte delle sue navigazioni a sfondo pornografico, Bossetti non è riuscito a coprire del tutto il contenuto delle sue ricerche: era attratto dalle 13enni dai capelli rossi. Ed è accusato di aver ucciso una 13enne, non proprio rossa di capelli ma con una sfumatura rame.

Alla procura di Bergamo è stata consegnata la relazione tecnico-informatica sul pc, il tablet, i telefoni di Massimo Bossetti. E il risultato è eloquente. Anzitutto Bossetti usava abitualmente sistemi di navigazione privata e anonima in modo da non lasciare traccia.

L’ultima ricerca su Google rivelatrice dal suo Toshiba risale al 29 maggio scorso, circa due settimane prima dell’arresto. Erano le 10 del mattino, i figli a scuola e la moglie fuori casa. Quel giorno Bossetti non era andato a lavorare al cantiere di Mapello. E cerca ancora “ragazzine”, con altri aggettivi per avere risultati specifici.

Bossetti, quando si trattava di cercare notizie di cronaca, era poi attratto da storie di ragazze sequestrate o violentate.

 

Yara Gambirasio
Yara Gambirasio
La zona del ritrovamento
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Le ricerche
Le ricerche
Le ricerche
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Indumenti di Yara mostrati da Sky
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Indumenti di Yara mostrati da Sky Tg24
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