Il partito neonazista tedesco Npd, una delle forze di estrema destra in crescita da anni, finanzia metà del suo bilancio con soldi dello Stato, secondo un rapporto presentato oggi al Bundestag a Berlino.
Dai dati risulta che l’ Npd nel 2008 ha ricevuto in contributi statali 1,5 milioni di euro, pari al 48% dei suoi introiti complessivi. L’anno precedente il finanziamento pubblico, con i soldi dei contribuenti, arrivava solo al 36%. Il patrimonio complessivo del partito nazionalista e xenofobo è indicato in 3,3 milioni di euro, e il cespite principale è la centrale a Berlino, valutata in 500 mila euro.
I debiti indicati ammontano a due milioni di euro. Ciò vuol dire che in termini patrimoniali la Npd dispone solo di 1,2 milioni di euro, e rischia di dover dichiarare fallimento se dovesse essere costretta a restituire buona parte dei contributi incassati. Sulla questione è in corso un’indagine della magistratura e il partito è sospettato di aver incassato illegalmente parte dei contributi sulla base di dichiarazioni falsificate. La magistratura si sta attualmente occupando della vicenda.
Il Nationaldemokratische Partei Deutschlands (Npd) non è presente nel Parlamento nazionale (Bundestag), ma solo in quello regionale della Sassonia (dal 2004, conferma nel 2009). Ufficialmente ha settemila iscritti, il presidente è Udo Voigt, il segretario generale si chiama Peter Marx.