Oggi la amnistia torna di attualità: invece di risolvere il problema delle carceri facendone di più grandi e moderne, pensano a svuotarle, scommettendo su quanto tempo impiegherà il detenuto amnistiato a tornare tale. Amnistia, che ci sia nessun lo vede, che ci sia ognuno lo sa: tutti la vogliono ma nessuno lo dice apertamente, perché a ogni svuotamento di carceri corrisponde un aumento dei crimini e il governo che la decide paga pegno, come capitò a Romano Prodi per l’amnistia, mascherata da indulto, del 2006.
Amnistia, Anna Maria Cancellieri ribadisce: “Aiuterebbe il sovraffollamento”
Sopratutto oggi il tema amnistia scotta, perché al fondo c’è Berlusconi, e un provvedimento del genere può apparire come un pagine del salvacondotto che deve mettere al sicuro Berlusconi dai suoi guai giudiziari e forse anche l’Italia da Berlusconi. Questo per la sinistra è la violazione di un dogma, anche se da questa parte i potenziali carcerati non mancano e la fremente attesa è mascherata ma presente.
C’è solo Anna Maria Cancellieri, ministro della Giustizia, ad avere il coraggio delle sue opinioni, anche quando era ministro dell’Interno. In una intervista a Massimo Martinelli, del Messaggero, Anna Maria Cancellieri ha messo il problema in termini pratici: “Io ho un problema che devo risolvere che è quello del sovraffollamento ed è un problema notevole. E l’amnistia mi aiuterebbe molto. Questo non significa che se non c’è la volontà politica, vada fatta”, perché “ho sempre detto che è una scelta politica”.
Sulla depenalizzazione, Anna Maria Cancellieri ha detto: “Stiamo lavorando parecchio su questo, c’è una commissione molto preparata al lavoro, presto avremo dei risultati”. Osserva Massimo Martinelli: “Il timore è che si depenalizzino reati minori ma che destano allarme sociale”. Tranquillizza Anna Maria Cancellieri: “Nessun reato che desta allarme sociale sarà depenalizzato“.