
BOLOGNA – Andrea Defranceschi è stato espulso dal Movimento 5 Stelle. Espulsione decretata via blog di Beppe Grillo e, stavolta, senza neppure il passaggio canonico del voto online a ratificare l’avvenuta cacciata. Defranceschi, ex capogruppo M5s in Emilia Romagna, paga semplicemente una condanna, quella che gli è stata inflitta dalla Corte dei Conti per la vicenda delle interviste a pagamento. Condanna irrisoria: 7600 euro. Ma tanto basta, da regolamento, a metterlo automaticamente fuori dal Movimento senza nessun bisogno di verifica online.
Nel dettaglio Defranceschi è stato condannato per l’utilizzo dei fondi assegnati ai gruppi per l’acquisto di spazi di programmazione disponibili dalle emittenti televisive al risarcimento di 7600 euro (108 per il 2010, 3600 per il 2011 e quasi 4000 per il 2012) oltre alle spese di giudizio.
Per la Corte dei conti le spese, spiega il blog di Grillo,
per l’acquisto di spazi di comunicazione politica “risultano essere palesemente contra legem, in quanto l’ordinamento ha tipizzato, nella veste del messaggio politico autogestito, l’unica forma possibile di cessione a titolo oneroso di spazi di comunicazione politica sulle emittenti locali, escludendo e vietando la cessione a titolo oneroso di spazi di informazione, in quanto la stessa risulterebbe in evidente contrasto con i principi posti a tutela del pluralismo dell’informazione, primo fra tutti quello della parità di trattamento”.
Defranceschi è stato condannato insieme ad altri 6 capigruppo della Regione Emilia-Romagna. Si tratta di sette capigruppo Marco Monari (Pd), Luigi Giuseppe Villani (Pdl), Gian Guido Naldi (Sel), Roberto Sconciaforni (Fds), Silvia Noè (Udc) e Mauro Manfredini (Ln).
Laconico il Blog di Grillo:
In seguito a questa condanna Andrea Defranceschi non fa più parte del Movimento