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Giù i consensi per Berlusconi: solo al 30%. E il premier se la prende col suo Pdl

di luiss_smorgana |10 Ottobre 2010 20:27

I consensi del governo sono al 29%. Il premier Silvio Berlusconi deve fare i conti e cercare di riconquistare gli elettori. I suoi cinque punti (federalismo, giustizia, Mezzogiorno, sicurezza e fisco) dovrebbero cercare di rimettere in sesto l’appeal del suo governo.

Alla domanda «come valuta l’operato complessivo del governo fino a questo momento?», risponde positivamente solo il 30% degli italiani. E se i “non so” sono pochissimi (2%), significa che i cittadini un’idea ce l’hanno eccome. Se a luglio il governo era a quota 31%, a marzo era a 39%, a giugno a 33%.

Insomma la fiducia è in declino. Le categorie più criticge sono quelle dei giovani fino a 24 anni e soprattuto del Sud, intimoriti dallle mosse federaliste.

A sinistra gli anti-berlusconiani o comunque critici del lavoro del governo sono l’84%, mentre tra i leghisti è al 26%. Gli indecisi invece sono l’81% e questa potrebbe essere una bella grana per Berlusconi in caso di elezioni.

“Solo sei mesi fa la maggioranza degli italiani (58%) dichiarava di credere comunque all’attuazione di queste ultime. Oggi, questa posizione è espressa dal 44%, mentre la gran parte degli intervistati (53%) si dice incredula sulla realizzazione. Anche in questo caso, lo scetticismo è presente, in misura minoritaria (19%), nell’elettorato di centrodestra e, in maggioranza (67%), tra gli indecisi”, ricorda il Corriere della Sera.

“Con un’analisi che condivido, l’amico Gianfranco Rotondi ha detto che se negli ultimi due mesi la nostra parte politica ha dato, a volte, un’immagine che non ha entusiasmato, lo si deve ad alcuni errori del partito e non del governo”, ha detto il presidente del Consiglio in un messaggio inviato  al convegno ‘La Dc nel Pdl’ in corso a Saint-Vincent, organizzato dal ministro per l’Attuazione del programma Gianfranco Rotondi.

“Noi in ogni caso andremo avanti. I1 Governo e la maggioranza faranno la loro parte; ma anche il PDL, soprattutto sul territorio, deve dare il suo contributo”. ”Per questo – dice il premier – ci siamo già attivati, e abbiamo promosso una grande mobilitazione dei nostri sostenitori, iscritti e non. Attiveremo sul territorio, in ciascuna delle 61 mila sezioni elettorali, i ”Team della libertà”. Con questi volontari faremo una grande opera d’informazione agli italiani su ciò che di positivo e di concreto il governo ha fatto in questi due anni”.

”Dal Federalismo, alla Giustizia, al Fisco cambieremo questo Paese. E lo faremo attuando una profonda rivoluzione liberale. A guidarci è e sarà sempre un principio per noi irrinunciabile: l’uomo viene prima della societa’ e la societa’ viene prima dello Stato. Nel 2013 noi lasceremo agli elettori un’Italia più liberale”.

”Nei prossimi mesi concentreremo le nostre energie varando un ‘piano per la vita’, un insieme di misure per favorire la natalità e le famiglie italiane”. ”Il nostro obiettivo – ha spiegato – è dare pieno riconoscimento al valore per noi fondamentale della sacralità della vita. Auspico che almeno su questo si possa contare su un atteggiamento costruttivo da parte delle opposizioni. Sono convinto che in Parlamento e nella societa’ ci siano delle forze responsabili che collaboreranno con noi”.

”I1 Parlamento ci ha confermato una larga maggioranza e il Governo è determinato a bruciare le tappe. Dal Federalismo, alla Giustizia, al Fisco cambieremo questo Paese”.

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