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Campidoglio: aumenti in busta per 16mila. Ama: 1200 assenti al giorno

di Mino Fuccillo |27 Dicembre 2017 9:31

Dipendenti Comune e Ama: due paradossi del Campidoglio (foto d'archivio Ansa)

Dipendenti Comune e Ama: due paradossi del Campidoglio (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Campidoglio: circa 16 mila sono i dipendenti del Comune di Roma e circa 16 mila sono stati gli aumenti in busta paga arrivati sotto forma di avanzamento di carriera e relativo scatto di stipendio. Non uno di più e non uno di meno: i numeri del personale corrispondono a quelli degli aumenti.

Per ciascuna posizione si è soppesato il pro e il contro, ciascun aumento è stato concesso dopo valutazione della relativa pratica. Infatti le circa 16 mila domande sono state esaminate ed evase in sole 48 ore. Alla media, come rileva e calcola Maria Egizia Fiaschetti sul Corriere della Sera, di 9 secondi a pratica.

Mancia di Natale e mancia a seminare consenso, magari elettorale, l’aumento per tutti i dipendenti del Campidoglio? Mancia? Queste cose quelli di M5S non le fanno. Gli aumenti per tutti valutati e timbrati in nove secondi ciascuno devono essere certamente calibrati sulla produttività ed efficienza e merito di ciascuno dei quasi sedicimila promossi. Virginia Raggi e la sua giunta M5S mai e poi mai concederebbero mance, mai e poi mai amministrerebbero denaro e dipendenti pubblici col metodo delle mance che a loro fa orrore. O no?

Ama, azienda municipalizzata di Roma per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Nel terzo trimestre del 2.017 ogni giorno su 7.800 dipendenti 1.200 di loro non si presentano al lavoro. La media è del 15,6 per cento della forza lavoro che al lavoro non va. Media che in Ama cresce di semestre in semestre. E che ha superato la già ragguardevole media di Atac, l’azienda municipalizzata del trasporti di Roma. Atac dove la media di quanti ogni giorno non vanno al lavoro è solo del 13,5 per cento.

Rileva e fa notare Erica Dellapasqua sul Corriere della Sera che il 15,6 per cento dei dipendenti Ama assenti dal lavoro, insomma i 1.200 al giorno di media vanno calcolati al netto delle ferie. Insomma la cifra non comprende quelli che sono in ferie. Ogni giorno lavorano davvero in Ama 7.800 dipendenti meno 1.200 assenti, meno ancora quelli in ferie. I 1.200 assenti standard si dividono in assenti per malattia, infortuni e (la quota maggiore) “altri motivi”.

Mettendo insieme la fredda cronaca del Corriere della Sera, anzi le due fredde cronache riguardanti i dipendenti del Campidoglio e quelli della municipalizzata Ama, rileviamo e facciamo notare come non sempre quando si tratta di lavoratori si tratti indistintamente di poveri lavoratori e per di più sfruttati e spremuti.

La condizione di sfruttati e spremuti e a basso e immobile salario di fatto riguarda moltissimi lavoratori italiani dell’industria, della manifattura, dell’agricoltura, dei servizi. Specie se giovani. Non riguarda con tutta evidenza gruppi di lavoratori che ottengono tutti e tutti insieme avanzamento di carriera e scatto in busta paga. tanto meno riguarda lavoratori che praticano un tasso di assenza dal lavoro tra i più alti del continente (per non parlare del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti a Roma semplicemente indecente e incivile).

In più si può notare come le opposizioni politiche in Campidoglio di fronte alla Raggi che fa piovere aumenti su tutti, proprio tutti, i dipendenti siano state freddine se non gelide nel, diciamo così, criticare. Opposizioni pronte a scaldarsi, anzi incendiarsi per ogni congiuntivo (parecchi) non imbroccati dalla Raggi, non hanno stavolta preso fuoco. Delle due l’una: o il Corriere della Sera ha informato male o quando si tratta di mance sotto elezioni ogni partito e movimento è paese. Meglio non fare troppa onda, la mancia in busta ai dipendenti è la rotta sicura e la bussola certa di tutti o quasi i governi locali e di tutte o quasi le aziende municipalizzate. Quindi come si fa davvero a dannare Raggi sindaca se va di mancia anche lei?

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