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Epifani: “Rispetta le persone”, Renzi: “L’educazione la so da papà e mamma”

di Marco Benedetto |23 Gennaio 2014 19:53

Guglielmo Epifani. Com Matteo

Sempre più ducetto, Matteo Renzi non tollera che gli ricordino che è un rozzo maleducato. Esemplare lo scatto d’ira con Guglielmo Epifani, suo precessore come segretario del Pd e in passato segretario generale della Cgil:

“A me il rispetto non me lo insegna nessuno, l’educazione me l’hanno insegnata i miei genitori”,

ha sbottato Matteo Renzi quando Guglielmo Epifani aveva osato ricordargli che

“Le persone vanno rispettate”,

riferendosi al modo in cui Renzi aveva trattato Gianni Cuperlo. A quanto racconta Carlo Bertini sulla Stampa, Epifani si era lanciato

“a sorpresa in una tirata sul valore «pre-politico» del rispetto, per bacchettare il modo con cui il segretario ha trattato Gianni Cuperlo”.

Racconta Carlo Bertini che l’incauto Epifani ha osato anche alzare il dito e dire che

“non è quello il modo di trattare le persone”.

Epifani ha anche avuto la colpa di parlare dopo due ore di dibattito nella assemblea del gruppo Pd della Camera, durante le quali Renzi aveva dato segni di crescente insofferenza per essere costretto a stare due ore

“inchiodato ad ascoltare le riserve di tutti quelli che avevano qualcosa da ridire sull’Italicum”.

Mentre stava per scoccare la mezzanotte, alle 23,45 per la precisione,

“dopo una sfilza di interventi in punta di fioretto ma pacati, di pasdaran bersaniani come Fassina e D’Attorre”,

le scintille con Epifani, persona di natura civile, mite, educata.

Renzi vuole seguire le aspirazioni dittatoriali di Berlusconi, che però da grande venditore è duro e spietato nella sostanza ma gelatinoso nella forma. Ora dicono che somigli a Bettino Craxi: ma non ne ha certo lo spessore politico né la visione.

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