Tra i punti-chiave: il varo di un nuovo Piano nazionale contro la violenza, le molestie, gli atti persecutori, i maltrattamenti sulle donne, fondato sulla prevenzione, protezione, e certezza della pena”; l’istituzione di un Osservatorio permanente nazionale; la formazione specializzata degli operatori; campagne di sensibilizzazione, numeri verdi e numeri di pubblica utilità; promozione di messaggi pubblicitari; potenziamento di servizi e assistenza per le vittime e strutture ad hoc”.
Inoltre si punta a ”ripristinare e implementare” il fondo a sostegno del piano nazionale di azione contro la violenza sulle donne; e si stabilisce che ogni anno venga presentata alle Camere una relazione sullo stato di attuazione del nuovo piano nazionale antiviolenza, delle normative e dei dati elaborati dall’Osservatorio. Il ministro delle pari opportunità, Josefa Idem nel dare il parere favorevole alla mozione, ha assicurato il suo impegno per forme di finanziamento ‘duraturo’. ”Per far fronte a un fenomeno sociale e culturale di così vasta portata quale è quello della violenza contro le donne – ha detto il ministro – sono necessarie risorse finanziarie da parte dello Stato e degli enti territoriali, ed è su questo fronte che intendo impegnarmi per reperire forme di finanziamento durature, anche di derivazione europea, che possano consentire soprattutto ai Centri antiviolenza di poter assicurare, in via continuativa, l’adeguata assistenza alle donne vittime di violenza”.
”Poichè è necessario disporre di informazioni complete e aggiornate, quantitative e qualitative, sul fenomeno – ha spiegato – è mia intenzione costituire un Osservatorio nazionale sulla violenza di genere e sullo stalking che raccolga, tra l’altro, dati uniformi in linea con quanto richiesto anche dall’Ue”. Anche il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Sesa Amici ha fatto sapere che il Governo ”è intenzionato a raccogliere in tempi brevi le indicazioni del Parlamento sul contrasto ad ogni forma di violenza contro le donne”.