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Province, Casta e Regioni a statuto speciale: sulla manovra Libero si traveste da quotidiano d’opposizione

di Emiliano Condò |2 Giugno 2010 13:10

Il direttore di Libero Maurizio Belpietro

La manovra economica da 24 milioni di euro che tanto piace a Giulio Tremonti e che viene difesa, anche se con faccia cupa, da Silvio Berlusconi non piace affatto a Libero, uno dei quotidiani più vicini alla maggioranza di centrodestra. Almeno per un giorno, infatti, il giornale diretto da Maurizio Belpietro, sembra essersi travestito da quotidiano dell’opposizione. Un atteggiamento decisamente diverso da quello degli altri giornali “filogovernativi”: il Giornale, infatti, sceglie come oggetto delle polemiche la presidente di confindustria Emma Marcegaglia, rea di aver “osato” criticare alcuni passi della manovra mentre “La Padania” si arrocca in difesa delle province.

Già dalla prima pagina la polemica di Libero contro il governo è evidente: “I parassiti sfuggiti ai tagli” titola il quotidiano in apertura. Ma Libero non si ferma qui: al contrario, ai limiti della manovra, il giornale di Belpietro dedica le prime 5 pagine. Si tratta di un vero e proprio speciale dal titolo “dove sforbiciare ancora” in cui Libero denuncia tutta una serie di aspetti “sfuggiti” al taglio di Berlusconi e Tremonti.

A pagina 2 una lunga inchiesta a firma Fosca Bincher muove dai 20 enti sciolti con la manovra per denunciare tutti quelli, “dieci volte tanto”, che non vengono toccati dalla manovra. Ce n’è per tutti i gusti, dall’Associazione vivaisti esportatori al Comitato per Fanfani, passando per l’associazione Italia-Algeria. Sempre nella stessa pagina, l’editoriale del direttore ha un titolo che è tutto un programma: “Nello sperperare ricchezza non ci batte nessuno”.  Belpietro, nonostante qualche taglio, “non ha intenzione di applaudire” perchè quello che si sta facendo è “decisamente insufficiente”.

A pagina 3, invece, Libero denuncia l’autodifesa della Casta: dovevano tagliarsi 65 milioni di rimborsi ma, all’atto pratico ne taglieranno solo 13. Pochi, troppo pochi, per il quotidiano di Belpietro. Non finisce qui: a pagina 4 Libero protesta contro la mancata eliminazione delle province. “Il Cav rimanda un taglio che vale 5 miliardi” titola il pezzo mentre, in taglio basso, un più moderato Davide Giacalone chiede che, “si fissino almeno le competenza delle province”. L’ultimo articolo del dossier sui tagli mancati riguarda, invece, le regioni a statuto speciale quelle che, per dirla con Libero, “si tengono le tasse e non fanno sacrifici”.

Un ultimo “omaggio” a Berlusconi, nel suo giorno da quotidiano d’opposizione, Libero lo mette a pagina 8 e 9. Si parla del presidente del Consiglio che cita Mussolini e il quotidiano mette due foto, una di Berlusconi e l’altra del duce. Due foto in cui presidente e dittatore si assomigliano davvero molto.

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