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Ruby. 158. Fede a Mora: “Gli ho chiesto 1,2. 800 a te e 400 a me”

di Emiliano Condò |21 Febbraio 2011 2:28

Il 26.08.2010 ore 10.33 La Procura di Milano intercetta una telefonata tra  Lele Mora ed Emilio Fede

Emilio: ieri sera ho lanciato un breve e drammatico messaggio

Lele: si

Emilio: “quell’amico sta proprio nei guai, guai passa da una depressione a un collassi ecc ecc, secondo me bisogna dargli una mano, anche se non tutto in parte ma bisognadargiela “

Lele: e lui?

Emilio: silenzio, recepito allora bisogna che adesso pensaci bisogna fare qualcosa oggi

Lele: lo chiamo oggi

Emilio: lo chiami o gli mandi due righe… “per favore mi dia una mano”, eh solo così

Lele: ok benissimo

Emilio: già detto poi ti chiamo

Lele: grazie

Alle 18.35 dello stesso giorno i due si sentono al telefono e fanno il punto della situazione.

Emilio: e allora gli ho spiegato che la situazione., dice: “mah ho ricevuto già un messaggio …. “allora dico: “senti cosa si può fare? ” dico “guarda dico così, e così, così ma poi te lo spiego di persona… no di persona, al telefono” e allora dice: “Ma tu pure sei intervenuto?” “sì, con 50 e 50, piccola cosa… “

Lele: m…

Emilio: dico perché io non è che posso…

Lele: certo

Emilio: dice “però” dico “guarda, però va aiutato” “ma sì ma quelle cose non si è… ” dico “vabbeh almeno”, “tu che dici?”beh “almeno uno, uno e mezzo”, capito?

Lele: certo, certo

Emilio: ecco allora ha detto di sì che parlava subito


Lele: ah benissimo

Emilio: sì però mi devi chiamare…

Lele: sì la chiamo come arrivo da un altro numero

Emilio: dai

Alle 20, sempre del 26 agosto, Lele Mora contatta Fede in ufficio.

Fede: va bè, allora, eh io ho parlato, no m’ha chiamato lui, (incomprensibile)

Mora: certo

Fede: per dirmi che s’era, ee voleva stare a casa, va bè insomma, forse aveva qualche eh, allora, io ieri sera gli ho detto che e eh no? no?

Mora: si si si certo, tutto

Fede: ecco, perchè questa persona di qua eeh arriva mah, bene, tra l’altro è veramente nei guaì, eh anche soffre di crisi depressive, la pressione alta e bassa, ce lo giochiamo, va correndo per l’Italia per rimediare cinquemila o settemila o diecimila, eh, secondo me bisogna dargli una mano, oggi mi chiama e mi dice, sai m’è arrivato un messaggio, scritto di lui

Mora: mh

Fede: che mi diceva così, e dico guarda, ti confermo è una situazione, non possiamo abbandonarlo così, eh bisogna aiutarlo, “eh ma lui queste cose non tutte e’hanno solo, come si dice, ipotecate cose eccetera eccetera” sì, dico, però sai eh il problema è io potevo dire qualcosa ho fatto, di poco, gli ho dato due volte cinquanta, ma

Mora: mh

Fede: gli servivano proprio per esigenze non più rinviabili, e dice “beh, non è poco” beh va bè, insomma non è poco per me, per lui qualcosa è stato, ma sai dice, dico, “secondo te” ma secondo me guarda almeno uno e mezzo, uno minimo, bisogna darglielo, sennò  è rovinato no?

Mora: e adesso la prossima operazione, come sarà?

Fede: che parlava con i suoi,

Mora: sì

Fede: consulenti, sappiamo chi è no?

Mora: si certo

Fede: se va bene per vedere quindi se eh ritorna il ….. perchè lì guarda che ti posso dire, adesso te lo posso dire, che la cosa l’ha chiusa perché avevo parlato anch’io con Spinelli


Mora: si

Fede: e mi aveva detto “no, guardi direttore, secondo mee eeh, parere negativo “

Mora: mh

Fede: un mese fa, non te l’ho detto per per non preoccuparti

Mora: certo

Fede: adesso l’abbiamo, l’ho sbloccata

Mora: l’ha sbloccata direttamente lei ieri sera

Fede: ecco, allora, ma le che vada è “uno”

Mora: va bene

Fede: di cui ti sei di “sei” e “quattro” io

Mora: certo,

Fede: per forza

Mora: okkey

Fede: invece “uno e mezzo”

Mora: va bene

Fede: come potrebbe essere, allora, se è “uno e mezzo” “sei” e il resto è tuo, va bene?

Mora: va benissimo

Fede: ecco, allora, adesso la cosa è avviata

Mora: meraviglia, maraviglia

Fede: eh, dimmi che sono bravo e sono un amico

Mora: no bravo, di più


Fede: ecco eh, bisogna trovare il momento giusto

Mora: okkey

Fede: il momento giusto, comunque secondo me adessoo adesso ci siamo, va bene?

Mora: benissimo

Fede: io siccome penso che tu sarai chiamato, tu dici guardi, proprio per non finire, “uno e mezzo”

Mora: va bene

Fede: però nella peggiore delle ipotesi dici “uno e tre”, non so, hai capito?

Mora: certo, certo

Il 28.08.2010 alle 11.20 Lele Mora parla ancora con Fede.

Emilio: allora, ieri sera è tornato il discorso, eravamo in cinque, non di più. Dice “ma senti però sai quello lì… ” hai capito, l’avvocato della minchia, ha detto “ah perché poi se si viene… se viene fuori, allora viene fuori che lui… eh… procurava programmi etc. “Dico, guarda, senti, questo uomo c’ha dato tutto ed è quello che c’ha dato soprattutto la riservatezza, mi segui?

Lele: assolutamente, sono tutto orecchie

Emilio: allora, riservatezza… quindi io trovo che, ho detto… quell’altro “è troppo severo, capisco la prudenza e tutto (incomprensibile) ” guarda io ti dico solo questo, che lui sarà al creatore anche parlo fisicamente oltre che… perché lui rischia la… non mi ricordo più come si chiama… la bancarotta (incomprensibile) allora diventa peggio il problema, ah ma, dice lui secondo te quanto ha bisogno?” dico guarda proprio limitandolo, perché meglio essere così no, che poi magari diventa… dico uno e due

Lele: uhm

Emilio: di cui cento li da a me in due rate che ho prestato cinquanta e cinquanta, capito?

Lele: certo

Emilio: vuol dire che possono diventare uno e mezzo

Lele: bene, bene

Emilio: facciamo il calcolo che diventino uno e due

Lele: un… si

Emilio: io ne prendo quattro e tu otto, va bene?


Lele: benissimo

…. Emilio: allora se è così “io guardi eh… la salvezza-salvezza sta in uno e mezzo se… io ho una cosa… anche” digliela sta cosa… “io ho una cosa da dare al direttore”

Lele: si, si

Emilio: da restituire… che poi in un certo senso tecnicamente può essere anche vero, no?

Lele: si, eh, direi

Emilio: eh, capito? eh allora… però insomma… “guardi… almeno”

Lele: meraviglia, meraviglia, bravo direttore, bravo

Emilio: eh, capito?

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