La senatrice della Lega Nord, Angela Maraventano, capogruppo in commissione Lavoro del Senato sullo Statuto dei Lavoratori riconosce la validità dello statuto dei lavoratori come “importante provvedimento legislativo”. Nel suo 40° anniversario la Lega riconosce quindi il concordato perché “ha introdotto regole di civiltà, per cui i suoi principi vanno salvaguardati e devono essere ritenuti intangibili”.
Ma, puntualizza la senatrice della Lega “in quarant’anni è mutato il contesto socio-economico, è cambiato il rapporto tra domanda e offerta di lavoro. Pertanto, noi legislatori abbiamo il dovere di riformare, per adeguare la normativa alla realtà che cambia”. “Lo stesso Gino Giugni – ricorda Angela Maraventano – aveva riconosciuto l’opportunità di aggiornare lo Statuto in alcune parti. Ma in tema di riforme il mio pensiero va anche a Marco Biagi, che credeva fermamente nel processo di riforma. Delle sue idee molto è stato fatto, ma molto ancora resta da fare”.
“La Lega Nord – spiega Angela Maraventano – è per le riforme e crede in esse, per uno Stato progredito e competitivo, al passo con i tempi. Crediamo, dunque sia giunto il momento di intervenire anche sulle tutele dei lavoratori, per estenderle ai lavori ed alle nuove forme contrattuali, tenendo conto dei diversi contesti produttivi, aziendali e territoriali”.
Il senatore leghista Armando Valli ricorda come nel 1970 “non esistevano i lavoratori a progetto, né quelli a chiamata: o ci si metteva in proprio o si era dipendenti”. “Gia solo queste brevi considerazioni – conclude Valli – fanno sì che appaia subito evidente quanto sia uno strumento purtroppo inadeguato a realizzare la tutela di tutte quelle figure e fattispecie lavorative via via introdotte e modificatesi nel corso degli anni”.