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Il van della discordia: Alfano e Letta litigano sul comizio di Brescia

di Elisa D'Alto |13 Maggio 2013 11:09

Angelino Alfano (Foto Lapresse)

ROMA – Le facce scure, di Enrico Letta e di Angelino Alfano, appena aperti i portelloni del van a Sarteano dicono molto del clima dell’allegra brigata di governo in gita verso l’abbazia. Lo stringatissimo comunicato cofirmato Letta-Alfano non rende il tenore degli scambi all’interno del pulmino nelle due ore circa di viaggio. Niente comizi o presenze in tv fino alle amministrative per i ministri, a meno che la partecipazione non sia strettamente attinente l’attività di governo. Questo dice la nota.

La premessa della lite Alfano-Letta non poteva che essere la presenza del vicepremier e ministro dell’Interno al comizio di Brescia, quello di Berlusconi e del Pdl contro i “magistrati politicizzati” che lo hanno condannato al processo Mediaset. L’incipit di Letta, racconta il retroscena di Goffredo De Marchis su Repubblica, è il seguente: “Un’altra uscita così e io lascio”. Ribatte Alfano, a quel punto irritato: “Scordatevi che ci tiriamo indietro se c’è da difendere Berlusconi”.

Al comizio bresciano c’erano anche i ministri Lupi e Quaglieriello, ma le polemiche sono state tutte per Alfano: che oltre a essere il “delfino” di Berlusconi, nonché segretario del Pdl, è anche vice di Letta. Una posizione che richiede, secondo Letta, un certo low profile nell’ambito di manifestazioni per altro contestate dal Csm e non gradite dal Quirinale.

Sul pulmino, quindi, un vero battibecco, i toni duri. A quanto pare è Lupi a fare da mediatore: comunicato congiunto e firmato da entrambi, per due settimane niente comizi e tv. Pare che la soluzione sia stata approvata dallo stesso Berlusconi via telefono. Ma la tensione c’è.

I ministri arrivano a Sarteano, le facce scure, Alfano è livido, Lupi inciampa in una pozzanghera ma non fa un plissé. Conferenza stampa rimandata, gli animi non sono distesi. Il comunicato congiunto lo leggono i portavoce di Letta e Alfano, che secondo il Corriere litigano poco prima della pubblica lettura ai giornalisti. Si apre così la due giorni di Sarteano, la gita in abbazia che secondo le intenzioni doveva aiutare ministri così diversi “a fare spogliatoio”.

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