Le fonti, spiega il giornale, sottolineano che l’agenzia – che ha sede a Vienna – “probabilmente” avrà bisogno di un maggior numero di ispettori in Iran e sta anche esaminando la possibilità di aprire un piccolo ufficio temporaneo nel Paese.
Non è chiaro ancora, tuttavia, se l’Aiea ne abbia già parlato con le autorità iraniane, che dovranno dare il loro assenso. Il carico di lavoro della Aiea è destinato ad aumentare in Iran in seguito all’accordo di sei mesi con le potenze del 5+1 (Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e Germania) poichè saranno proprio gli ispettori dell’agenzia Onu ad assicurarsi il rispetto dell’intesa da parte di Teheran.