La legge, approvata con 125 voti a favore e 109 contrari, è destinata a modificare gli articoli del Codice Civile che limita i matrimoni alle unioni tra uomo e donna.
Commentando il voto in Senato, la presidente della Federazione argentina gay e lesbiane, Maria Rachid, si è dichiarata ottimista: “Nonostante le pressioni contrarie, siamo convinti che anche i senatori finiranno per approvare la legge”.
La Conferenza episcopale argentina ha invece definito “molto grave” il via libera alla legge giunta dalla Camera: “anche in passato, i vescovi nel loro insieme hanno condannato il progetto, che non favorisce il rafforzamento della famiglia”, ha commentato il portavoce dell’episcopato, Jorge Oesterheld.
In America Latina, solo Città del Messico autorizza i matrimoni omosessuali e l’adozione di bambini da parte delle coppie dello stesso sesso.