Alla fine di gennaio Israele aveva compiuto una deroga significativa agli accordi bilaterali di smilitarizzazione del Sinai – la prima negli ultimi 30 anni – accettando l’ingresso in profondità nel Sinai di circa 800 militari egiziani. Questi, secondo Yediot Ahronot, sono stati dislocati a Sharm el-Sheikh, nel sud della penisola, e a Rafah, a ridosso della striscia di Gaza, dove nelle ultime settimane le tribù beduine sono in grande fermento. Alcuni mezzi stampa hanno attribuito proprio ad elementi armati fra i beduini la responsabilita’ dell’ esplosione che ha danneggiato il gasdotto a el-Arish, nel Sinai settentrionale.
Il quotidiano Yediot Ahronot: “Militari egiziani nel Sinai per il gasdotto, Israele ne autorizza l’ingresso”