Corteo Askatasuna, manifestanti vogliono raggiungere il centro sociale, scontri con la Polizia (foto Ansa)
Scontri a Torino durante il corteo indetto per protestare contro lo sgombero del centro sociale Askatasuna. A circa 500 metri dalla palazzina ora sgomberata, un gruppo di persone incappucciate in testa alla manifestazione ha cercato di sfondare il cordone della polizia lanciando bottiglie e oggetti. Le forze dell’ordine hanno risposto con idranti e lacrimogeni. Ci sono state cariche con manganellate da un lato e bastonate da parte dei manifestanti. Durante gli scontri i manifestanti hanno lanciato bombe carta per cercare di sfondare il cordone delle forze dell’ordine.
E su Askatasuna, arrivano le parole del vicepremier Antonio Tajani: “La violenza va contro i cittadini. Manifestare è un diritto, ma distruggere automobili o picchiare poliziotti carabinieri e finanzieri che fanno il loro dovere non va bene. Tanti di questi (manifestanti – ndr ) sono figli di papà che se la prendono con i figli del popolo”.
“La legge – ha aggiunto il leader di Forza Italia – deve essere sempre rispettata e lo Stato ha il dovere di farla rispettare. Il ministro Piantedosi lo ha fatto. Se poi i violenti vogliono continuare a fare i violenti non possono pensare che lo Stato, il governo, rimanga immobile”. “Manifestare – ha sottolineato ancora Tajani – è un diritto e chiunque può manifestare. L’importante è che non ci siano violenze. E che non ci siano nemmeno messaggi violenti. Non basta non essere violenti nel senso di non distruggere negozi o aggredire le forze dell’ordine: anche i messaggi violenti sono inaccettabili. Si possono esprimere le idee anche senza offendere e insultare nessuno”. “Certamente – ha concluso Tajani – non ci facciamo intimidire”.