Politica

Burrasca nel Pd. Avviato il dibattito sulla leadership ma è lite sull’antisemitismo. Elly Schlein: “Sono a disposizione per candidarmi premier”

Acque agitate nel Pd. Di nuovo. La Schlein è travolta dalle correnti che voleva eliminare; per l’eurodeputata Alessandra Moretti si è riaperto il Qatargate e ora che la Commissione Juri le ha revocato l’immunità parlamentare, la deputata vicentina rischia grosso; non le resta che sperare nel voto della plenaria di metà dicembre, un verdetto che le garantisca la protezione concessa alla Gualmini. L’ex ministra Federica Mogherini (governo Renzi) ha lasciato l’incarico di rettrice del Collegio di Bruges ; dovrà vedersela con le accuse della Procura europea – frode in appalti pubblici, corruzione, l’ha scartata conflitto di interessi, violazione del segreto professionale – e con la talpa che l’ha inguaiata.

Ultima grana che ha spaccato il partito l’ha procurata la pasionaria Francesca Albanese, ufficialmente Relatrice Speciale Onu sui Territori palestinesi , di fatto (dicono al Nazareno) “paladina di Hamas” Morale: Guterres l’ha scomunicata, Prodi l’ha scaricata. Tutta colpa di una video conferenza del novembre 2022 in cui diceva che Hamas “ha tutto il diritto di esistere”.

Il dibattito sulla leadership

Le prime, concrete, avvisaglie sono emerse nell’ultimo weekend, nei summit toscani: la minoranza dem a Prato, il “Correntone” a Montepulciano. Per la serie “Pd contro Pd”, riformisti da una parte, i pro Elly dall’altra. l riformisti hanno fatto sentire la loro voce (“Il futuro del partito dipende anche da noi”), il Correntone l’ha alzata con Peppe Provenzano: “Non è lo statuto, è la politica che definisce la leadership. E metterlo in dubbio non è un attacco a Elly ma al partito”.

La segreteria dem ha chiuso la riunione senese con un ecumenico “Sono la segretaria di tutti” ma nel contempo ha avvisato il campo largo: “Il Pd è il perno della alleanza”. Giuseppi se ne faccia una ragione. Giovedì la segretaria Schlein è intervenuta per candidarsi premier: “Io sono a disposizione ma, la modalità con cui sceglieremo le primarie, l’ha faremo con gli alleati. O faremo un accordo come fa il centrodestra per chi prende un voto in più, oppure ci saranno primarie di coalizione e sono disponibile a correre anch’io, ovviamente”.

Bocciato il ddl Delrio

L’ex ministro e sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio ha preparato un documento approvato dall’Alleanza Internazionale per la memoria dell’Olocausto peraltro già recepita dal Parlamento europeo e dal governo Conte 1. Il testo di legge prevede sanzioni contro chi diffonde contenuti antisemiti sulle piattaforme digitali e obbliga, tra le altre cose, le Università ad individuare al proprio interno  “un soggetto preposto alla verifica e al monitoraggio delle azioni per contrastare i fenomeni di antisemitismo”. Risultato: il ddl non ha convinto una parte della sinistra preoccupata che ai sensi di quella definizione possano essere sanzionate critiche politiche radicali nei riguardi del governo di Israele. Testo bocciato. La lite sul l’antisemitismo è appena cominciata.

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Enrico Pirondini