Politica

Conte: “Sui dazi impreparati e in ritardo. La Meloni diceva che non era un grande problema…”

Durante la sua visita al Salone del Mobile di Milano, Giuseppe Conte ha lanciato un duro attacco alla gestione del governo Meloni in merito ai dazi e alla situazione economica del Paese. Il leader del Movimento 5 Stelle ha dichiarato: “Dicevano che eravamo degli allarmisti e adesso si sono svegliati per i dazi, che arrivano adesso e ci trovano impreparati”. A chi gli ha chiesto se l’Italia debba rispondere con misure simili, ha risposto: “Parliamo di contro-dazi per non dire altro. Dobbiamo rispondere con grande fermezza”. Conte ha evidenziato come l’esecutivo non abbia messo in campo soluzioni concrete per fronteggiare il calo della produzione industriale, l’inflazione e il caro energia.

Il paragone con la Spagna e le accuse a Meloni

Conte ha sottolineato la differenza tra l’approccio del governo italiano e quello spagnolo: “Mi aspettavo che in 24 mesi di calo della produzione industriale ci fossero già misure per il caro energia, caro bollette e inflazione. Niente di niente. Arriviamo tardi e impreparati”. Ha poi aggiunto: “Mentre la nostra Meloni andava in tv a dire che non era un grande problema e a contenere gli allarmismi, in Spagna Sanchez metteva 14 miliardi per le imprese. Siamo proprio in ritardo netto”.

Conte: “Sui dazi impreparati e in ritardo. La Meloni diceva che non era un grande problema…” (foto ANSA) – Blitz quotidiano

La critica alla leadership e alla strategia europea

Rispondendo all’annuncio della premier Meloni di una trasferta a Washington il 17 aprile e alla creazione di una task force governativa sui dazi, il leader del M5s ha espresso scetticismo: “Del mandato europeo a trattare chiedetelo a Meloni. Non credo che l’Europa si affidi ad un singolo leader”. Ha poi ridimensionato l’importanza della mossa della presidente del Consiglio: “Ridimensionerei questo aspetto”, affermando infine: “Noi siamo rimasti sorpresi che la presidente del Consiglio dopo 24 mesi di calo consecutivo della produzione industriale non abbia mai fatto nulla… non stiamo più crescendo e non è stato fatto nulla di nulla”.

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Amedeo Vinciguerra