Politica

Dipendente transgender della Nsa denuncia l’amministrazione Trump: “Violano i diritti civili”

Un dipendente transgender della National Security Agency (NSA) ha avviato una causa legale contro l’amministrazione Trump, puntando a bloccare un ordine esecutivo presidenziale e altre politiche che, a suo dire, “violano la legge federale sui diritti civili”, come riportato dal Washington Post. La denuncia riguarda l’ordine esecutivo firmato da Donald Trump il giorno del suo insediamento, che imponeva al governo federale di riconoscere solo due sessi “immutabili”: maschio e femmina.

Le difficoltà di Sarah O’Neill

Secondo la causa depositata il 22 dicembre presso un tribunale distrettuale del Maryland, l’ordine “dichiara che è politica del governo degli Stati Uniti negare la stessa esistenza della signora O’Neill”. Sarah O’Neill, data scientist della NSA e donna transgender, sostiene che il decreto presidenziale abbia creato un ambiente di lavoro ostile. Afferma che non può utilizzare il bagno delle donne sul posto di lavoro e che la NSA non rispetta i pronomi da lei preferiti, mettendo a rischio la sua dignità e identità personale.

Published by
Filippo Limoncelli