Sergio Mattarella (Foto Ansa)
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato quattro decreti di grazia, ai sensi dell’articolo 87 della Costituzione, su proposta favorevole del Ministro della Giustizia al termine dell’istruttoria. I destinatari sono: Gabriele Finotello, Massimo Zen, Patrizia Attinà e Ancuta Strimbu.
Gabriele Finotello, nato nel 1991, era stato condannato a nove anni e quattro mesi per l’omicidio del padre, avvenuto nel 2021 a Porto Viro (Rovigo). La sua storia aveva fatto molto discutere. Il Capo dello Stato ha estinto l’intera pena residua, pari a quattro anni e tre mesi, tenendo conto delle condizioni di salute, dei pareri favorevoli della magistratura e del contesto familiare segnato da violenze e minacce del genitore.
Massimo Zen, ex guardia giurata del 1971, era stato condannato a nove anni e sei mesi per l’uccisione di un giostraio durante una fuga dopo rapine ai bancomat nel 2017. Mattarella ha concesso la grazia parziale, estinguendo tre anni e tre mesi della pena. A Zen resta da espiare una pena non superiore a quattro anni, con possibilità di affidamento ai servizi sociali.
Patrizia Attinà, classe 1972, era stata condannata a due anni, otto mesi e venti giorni per furto ed estorsione commessi nel 2012 e nel 2016. Il Presidente ha cancellato i due anni residui di reclusione, valutando il tempo trascorso, il perdono della persona offesa e le difficoltà personali.
Ancuta Strimbu, nata nel 1986, stava scontando nove anni e sette mesi per estorsione e reati legati agli stupefacenti. La grazia ha ridotto la pena di un anno e mezzo, consentendo anche a lei di rientrare nei limiti per l’affidamento in prova al servizio sociale.