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La legge di Bilancio verso il rush finale. Tante correzioni e polemiche per la stretta sulle pensioni e il riscatto della laurea

Stretta sulle pensioni anticipate, giro di vite sul riscatto della laurea (gli anni di studio non saranno più un acceleratore), torna il silenzio-assenso sulla previdenza complementare per i neo assunti. Queste le novità piu sostanziose del maxi emendamento del governo (depositato martedì in Commissione Bilancio) che hanno fatto infuriare le opposizioni.

La legge di Bilancio va verso il rush finale con tante correzioni: la piu rilevante (e divisiva) prevede una uscita più lontana per chi lascia il lavoro prima. Un maxi emendamento sulla previdenza che a regime, nel 2035, farà risparmiare 2 miliardi. Tutto previsto? No. Come un fulmine a ciel sereno queste novità sono arrivate ai più, creando un effetto sorpresa sconquassante. Tuttalpiù era nell’aria per tutti (o quasi) la misura del sistema “silenzio-assenso” per dirottare il TFR ai fondi pensione, riservato però ai neo assunti.

Manovra che sale a 22 miliardi

Un emendamento da 3,5 miliardi alla manovra che aggiusta in corsa alcune criticità spuntate negli ultimi mesi: dalle agevolazioni fiscali ZES (Zone Economiche Speciali) e Transizione per le imprese dopo l’esaurimento delle risorse, fino ai fondi per il Ponte sullo Stretto dopo l’allungamento dei tempi a seguito della bocciatura della Corte dei Conti. Una manovra che sale a 22 miliardi. Il ddl bilancio approderà al Senato lunedì prossimo per il consueto esame. Poi toccherà alla Camera. (dopo Natale).

Certo, la doppia stretta sulle pensioni è il tema più delicato. Ma si parlerà anche del contributo di 1,3 miliardi a carico delle assicurazioni. Una manovra che punta a mettere i conti in sicurezza con l’obiettivo di aiutare il Paese a crescere. È piaciuto a Confindustria l’iperammortamento fino al 30 settembre 2028.

Opposizioni all’attacco

L’intero impianto della manovra ha scatenato le reazioni critiche anche nei confronti della premier Giorgia Meloni, soprattutto su due temi cruciali: pensioni anticipate e riscatto laurea. Le opposizioni sono andate all’attacco ricordando che Palazzo Chigi aveva promesso di mandare in cavalleria la legge Fornero che ha innalzato l’età pensionabile (67 anni per la vecchiaia) rendendo più rigidi i requisiti per la pensione anticipata.

Un coro assordante e compatto: Elly Schlein (“scende la spesa per la sanità pubblica, casa, scuola, per la politica industriale”); Conte (“e gli investimenti sui salari?”), Matteo Renzi (“è una manovra vuota”), Angelo Bonelli (“cade l’architettura finanziaria”). Entro il 30 dicembre il via libera.

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Enrico Pirondini