Politica

La segretaria alla Sicurezza Usa, responsabile della più grande deportazione di ispanici nella storia, festeggia il compleanno in un ristorante messicano

La segretaria alla Sicurezza dell’amministrazione Trump, Kristi Noem, responsabile della più grande deportazione di ispanici nella storia degli Stati Uniti, ha deciso di festeggiare il suo 54° compleanno in un ristorante messicano di Watertown, in South Dakota. Noem ha poi pubblicato sui social un video in cui la si vede indossare un sombrero, mentre i presenti le cantano “Tanti auguri a te” in spagnolo. Il video ha naturalmente scatenato le reazioni e le critiche di molti utenti, così come l’indignazione della comunità ispanica. Poco dopo la pubblicazione del filmato, il locale che ha ospitato il compleanno ha ricevuto decine di telefonate di protesta. In molti, infatti, hanno criticato il proprietario del ristorante per aver accolto Kristi Noem, considerata il volto della dura repressione anti-migranti.

Kristi Noem e la polemica per il ristorante messicano

La polemica si è poi spostata su Facebook e su Reddit, dove diversi utenti hanno accusato il ristorante di aver servito Noem senza alcun problema: “Perché non le hanno detto di andarsene?”, ha scritto qualcuno. “A lei e a tutti gli agenti dell’ICE dovrebbe sempre essere negato il servizio in qualsiasi ristorante messicano, come dimostrazione di solidarietà contro ciò che stanno facendo ai migranti”, ha scritto qualcun’altro.

La segretaria alla Sicurezza Usa, responsabile della più grande deportazione di ispanici nella storia, festeggia il compleanno in un ristorante messicano (Fonte Ansa) – Blitz Quotidiano

Il personale del ristorante ha poi raccontato di non sapere chi fosse quella donna, e di averle riservato il solito trattamento di compleanno valido per chiunque. “Nessuno la conosceva. Il cameriere cercava solo di offrirle il miglior servizio possibile. Non sapeva chi fosse”, ha dichiarato al Daily Mail il proprietario del locale. Il Dipartimento per la Sicurezza Interna non ha ancora rilasciato alcun commento sulla vicenda.

Published by
Giuseppe Avico