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Landini critica la Manovra: “Il governo taglia sui deboli e sta dalla parte dei forti”

La Manovra economica del governo finisce nel mirino della Cgil. Il segretario generale Maurizio Landini, in un’intervista a Repubblica, esprime un giudizio durissimo sulle scelte dell’esecutivo, accusato di colpire le fasce più fragili del mondo del lavoro. “Si taglia sui più deboli mentre si sta dalla parte dei forti. Quale messaggio passa dal penalizzare lavoratori precoci e usuranti per spostare risorse anche a quelle imprese che non rispettano i contratti e risparmiano sulla sicurezza? Che si può anche morire di lavoro. Una logica inaccettabile”. Parole che fotografano, secondo il leader sindacale, un’impostazione profondamente sbagliata delle politiche economiche e sociali adottate.

Lavoratori, pensionati e sciopero

Secondo Landini, la legge di bilancio è chiaramente “contro lavoratori e pensionati. Lo dimostra anche il ripristino dell’emendamento Pogliese, già bocciato a luglio e spuntato all’ultimo in legge di bilancio. L’ennesima cattiveria contro i lavoratori che perdono il diritto agli arretrati quando un giudice stabilisce che la loro retribuzione è troppo bassa”.

Il segretario della Cgil rivendica inoltre lo sciopero generale del 12 dicembre: “un governo che agisce contro i lavoratori e usa i pensionati per fare cassa da girare a imprese, armi e per far quadrare i conti non può che rafforzare le nostre ragioni”. E aggiunge: “Fa male al Paese. Per loro viene prima e solo la difesa del potere. E intanto: povertà in aumento, produzione industriale in calo da tre anni, 25 miliardi di tasse in più pagate da lavoratori e pensionati, mentre si tutelano rendite e grandi patrimoni”.

Pensioni e priorità sindacali

Sul fronte previdenziale, Landini denuncia una strategia precisa: “Si punta a favorire la privatizzazione del sistema previdenziale, come pure di quello sanitario. Quando ai giovani serve una pensione di garanzia”. Da qui l’elenco delle priorità della Cgil: “Fisco, salari, pensioni, precarietà restano le priorità. Lavoriamo a una legge di iniziativa popolare per rilanciare la sanità pubblica. E proseguiamo la trattativa con Confindustria e le altri associazioni su rappresentanza, sicurezza e superamento dei contratti pirata”.

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Amedeo Vinciguerra