Politica

Le voci dal Palazzo, Schlein: “Ci prepariamo ad andare al governo”. Calenda: “Albanese? La sinistra si dovrebbe vergognare”. Bonelli: “Ponte sullo Stretto? Salvini è alla frutta”

Nel Palazzaccio della politica nel weekend si è discusso del Ponte sullo Stretto e delle parole della relatrice delle Nazioni Uniti, Francesca Albanese. “La signora Albanese dice delle cose inaccettabili, ma quale avvertimento? La stampa non è libera di scrivere?” chiede il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Albanese è un’altra di quelle figure – come Ilaria Salis – di cui la sinistra si dovrà a un certo punto vergognare. Speriamo” tuona il leader di Azione, Carlo Calenda. Sul Ponte sullo Stretto, il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli attacca: “Salvini è alla frutta”.

Ecco le voci dal palazzo della politica:

“Questo partito si rafforza e si prepara ad andare al governo, ci andrà vincendo le elezioni con una coalizione progressista, non in altri modi”. (Elly Schlein)

“Noi dobbiamo ricordare che da 1.300 giorni muoiono in guerra tra i 1.200 e i 1.500 russi e ucraini ogni giorno. La Russia sa quali sono le linee rosse che non si può chiedere all’Ucraina di superare. Putin le conosce perfettamente. E sa benissimo cosa l’Ucraina non può cedere”. (Guido Crosetto, Il Corriere della Sera)

“La signora Albanese dice delle cose inaccettabili, ma quale avvertimento? La stampa non è libera di scrivere?” (Antonio Tajani)

“Questo tipo di ‘moniti’ è tipico dei regimi dittatoriali di ogni colore”. (Lucio Malan, Fratelli d’Italia)

“Albanese è un’altra di quelle figure – come Ilaria Salis – di cui la sinistra si dovrà a un certo punto vergognare. Speriamo”. (Carlo Calenda)

“Ponte sullo Stretto? L’obiettivo è aprire il cantieri nel 2026”. (Matteo Salvini)

“Salvini è alla frutta. Dopo aver rilanciato l’ennesimo condono edilizio basato sul silenzio-assenso, ieri all’assemblea di Noi Moderati, oggi accelera ancora sul Ponte sullo Stretto di Messina nonostante la Corte dei Conti abbia dichiarato illegittima la procedura. Mi chiedo: perché Salvini vuole andare avanti ignorando una pronuncia così chiara? La risposta è semplice. Sa che perderà le elezioni politiche e che, con noi al governo, quei 14 miliardi oggi destinati al Ponte verrebbero investiti dove servono davvero: nella sanità pubblica, in nuove ferrovie, nei depuratori, nella cura del territorio”. (Angelo Bonelli)

“Quello del ponte è un progetto fallimentare che non sta in piedi: se non sta in piedi il progetto come può stare in piedi il ponte?” (Barbara Floridia, Movimento 5 Stelle)

“Quella del governo Meloni è una manovra del tutto inadeguata a rispondere ai problemi reali del Paese e alle difficoltà che incontrano quotidianamente famiglie e imprese”. (Nicola Fratoianni)

Published by
Gianluca Pace