L'EDICOLA, Il Corriere: "Putin insulta i leader europei". La Stampa: "Beni russi, Europa spaccata. Meloni: Putin irragionevole". Il Fatto: "La strategia della pensione" - Blitz Quotidiano
Sono diverse le notizie di oggi in apertura sui quotidiani: le comunicazioni della presidente del Consiglio Meloni in parlamento in vista del Consiglio europeo, nel quale si parlerà degli aiuti all’Ucraina, le critiche del presidente russo Putin nei confronti dei leader europei, definiti “porcellini approfittatori”, e le discussioni riguardo alle norme sulle pensioni contenute negli emendamenti alla legge di bilancio. Spazio anche al caso Open Arms, con l’assoluzione in Cassazione di Matteo Salvini. “Beni russi, Europa spaccata. Meloni: Putin irragionevole”, titola La Stampa. “Putin insulta i leader europei”, è l’apertura del Corriere. “La strategia della pensione”, è la prima pagina del Fatto Quotidiano.
La rassegna stampa di oggi:
“‘Porcellini’. Putin insulta i leader europei” (La Repubblica).
“Beni russi, Europa spaccata. Meloni: Putin irragionevole” (La Stampa).
“Putin insulta i leader europei” (Il Corriere della Sera).
“Così l’Asia tradisce i suoi figli”, di Federico Rampini: “Questo doveva essere il Secolo Asiatico. Ma nel 2025 in quella parte del mondo sono divampate rivolte, soprattutto giovanili. La Generazione Z è scesa in piazza in Indonesia, Nepal, Filippine, protestando contro la corruzione, la censura, le promesse tradite, la mancanza di opportunità. Un caso a parte è la seconda superpotenza mondiale, la Cina. Lì il tasso di disoccupazione giovanile supera il 20% nelle statistiche ufficiali, molti lo stimano ben più alto. È acuto tra i neolaureati, che Xi Jinping esorta a «masticare amarezza», ammettendo che devono accettare mansioni molto al di sotto dei loro titoli di studio”.
“Pensioni, tagliati solo i riscatti futuri. Professioni, allentato lo stop ai compensi” (Il Sole 24 Ore).
“Pensioni, riscatto di laurea salvo” (Il Messaggero).
“La forza della politica estera italiana”, di Paolo Pombeni: “L’occasione affrontata ieri dalla premier Meloni alla Camera e al Senato non era di quelle banali. I temi sul tavolo erano tanti e tutti a loro modo complicati, sicché ci si poteva aspettare un dibattito molto vivace. Lo si è avuto, ma più centrato sulla prosecuzione degli scontri tra maggioranza e opposizioni (plurale importante, visto che non sono riuscite neppure a fare una mozione comune) che sui grandi temi che verranno affrontati oggi e domani nel Consiglio europeo”.
“L’hanno sequestrato per 2.220 giorni” (Il Giornale).
“Fuori asset (Il Manifesto).
“La strategia della pensione” (Il Fatto Quotidiano).
“I più seri sono i comici”, di Marco Travaglio: “L’unica speranza di riuscita dei negoziati sull’Ucraina è affidarli ai comici russi Vovan e Lexus, che già beffarono Meloni, Kissinger, Johnson, Erdogan, Merkel, Lagarde, Guaidó, Duda, Trudeau. Stavolta, spacciandosi per collaboratori di Zelensky, hanno sfruculiato Amanda Sloat, ex assistente di Biden e direttrice senior per l’Europa al Consiglio di sicurezza nazionale…”.
“Gaza senza pace” (Avvenire).
“Kiev e Mercosur, Meloni in affanno. Putin: L’Ue? Maialini, vado avanti” (Domani).
“La farsa è finita: Salvini assolto” (Libero).
“Chi ripaga Matteo per anni di gogna?”, di Mario Sechi: “Matteo Salvini è assolto, la Cassazione ha chiuso il caso, ma quello del processo politico che non avrebbe mai dovuto celebrarsi è aperto. Un ministro che svolge il suo lavoro dentro i confini della legge per difendere i confini dello Stato – e viene trascinato sul banco degli imputati per anni è una macchia nel sistema giudiziario che l’assoluzione non cancella”.
“La maggioranza sgambetta i proprietari di casa onesti” (La Verità).