Fazzolari: “Mosca ha subìto una sconfitta storica in Ucraina e non si riprenderà più. Ormai è ridotta a poco più di un Paese del Terzo mondo”

Intervistato dal Corriere della Sera, Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, interviene sul conflitto in Ucraina e sulla posizione dell’Italia, respingendo con decisione le accuse di ambiguità nei confronti di Mosca.

“Io penso che l’unica guerra che sta vincendo la Russia è quella della disinformazione. Mosca ha subìto una sconfitta storica in Ucraina e non si riprenderà più perché da che nel 2022 era una superpotenza ormai è ridotta a poco più di un Paese del Terzo mondo”, afferma. Secondo Fazzolari, il problema sta nel racconto mediatico del conflitto: “Se tutti fossimo più attenti a raccontare che cosa sta succedendo al fronte – aggiunge –, com’è veramente la situazione e come il sostegno occidentale è stato incredibilmente coeso faremmo una ottima cosa e metteremo un po’ più di pressione alla Russia invece di occuparci di raccontare che in Italia ci sono frotte di filorussi al governo”.

Alla domanda se all’interno dell’esecutivo esistano posizioni più indulgenti verso il Cremlino, la risposta è netta: “No – prosegue Fazzolari –, anche grazie a queste minchiate, sui media russi si parla di come l’Italia traballi nel sostegno all’Ucraina: non è vero”. Il sottosegretario chiarisce che il decreto Ucraina 2026, atteso lunedì in Consiglio dei ministri, è frutto di un accordo politico già definito. Quanto alle perplessità attribuite alla Lega sugli aiuti militari, Fazzolari replica: “Guardi – afferma ancora –, questo non è vero, Salvini non lo ha mai detto. La Lega dice che nel decreto bisogna specificare che c’è soprattutto un aiuto ai civili? È ciò che tendenzialmente ha sempre fatto l’Italia”.

Il provvedimento, spiega, conferma la linea seguita finora: “Nel decreto non c’è nulla di innovativo: l’Italia aiuterà l’Ucraina in tutte le forme — anche militari — soprattutto a protezione della popolazione civile. Durerà almeno un anno”. E conclude rivendicando il ruolo del governo: “Chi ha a cuore l’Ucraina dovrebbe raccontare i miracoli fatti finora dall’Italia. Il sostegno a Kiev con un prestito da 90 miliardi garantito dall’Europa è stato il miracolo politico di Meloni, riconosciuto in tutta Europa e che ha di fatto segnato la storia della Ue per i prossimi anni”.

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Gianluca Pace