
ROMA – “Trova le differenze” è il titolo dell’editoriale a firma di Marco Travaglio sulle pagine del Fatto Quotidiano di venerdì 25 settembre.
Una frizzante brezzolina rinfresca l’aria del Palazzo, portandovi una possente ventata di novità. Musica nuova in cucina! Il premier Silvio Berlusconi ha appena fatto approvare dal Parlamento una legge bavaglio che vieta alla stampa di pubblicare le intercettazioni di indagati e non indagati che siano prive di rilevanza penale, ma non di rilevanza politica, morale e giornalistica. Il premier Berlusconi si accinge a modificare la Costituzione, abolendo le elezioni per il Senato e trasformando la Camera Alta in una cameretta bassa bassa nominata da chi vuole lui. Il premier Berlusconi affida la Costituzione nelle mani di una sua favorita e del suo fedelissimo Denis Verdini (cinque processi in corso: tre più di lui).
Il premier Berlusconi ha dichiarato che “gli italiani attendono la riforma della Costituzione da 70 anni”, cioè da tre anni prima che venisse scritta e approvata. Il premier Berlusconi ha minacciato la seconda carica dello Stato (ma solo perché la prima non c’è più), cioè il presidente del Senato, seconda carica dello Stato, intimandogli di interpretare la Costituzione e il regolamento come vuole lui. Il premier Berlusconi, non avendo numeri sicuri al Senato, convoca a Palazzo Chigi esponenti dell’opposizione per convincerli a non opporsi e a passare con lui, promettendo posti di governo e strapuntini di sottogoverno, presidenze di commissioni e candidature sicure alle prossime elezioni, tant’è che qualcuno lo accusa di compravendita di senatori.
Il premier Berlusconi, dopo aver finalmente abolito l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, ha varato un decreto urgente contro le assemblee sindacali dei lavoratori che osano protestare perché il suo governo non paga loro gli straordinari. Il premier Berlusconi ha nuovamente aumentato le pene per i furti e gli scippi e al contempo ha diminuito quelle per gli evasori fiscali, così chi ruba 50 euro finisce in galera e chi ne ruba fino a 150 mila non rischia di vederla neppure in cartolina. Il premier Berlusconi ha di nuovo promesso l’abolizione della tassa sulla prima casa, senza distinzione fra stamberghe e ville. Il premier Berlusconi ha appena rioccupato la Rai, piazzandovi un suo ghostwriter e alcuni portaborse, in ossequio alla sua legge Gasparri.
Il premier Berlusconi, non contento, ha fatto sapere ai nuovi nominati in Rai di non gradire alcuni talk show che diffondono pessimismo, raccontano che “va tutto male” e non esaltano abbastanza gli strepitosi successi del suo governo, raccomandando ai telespettatori di boicottarli guardando la serie di Rambo su Rete4, tv di sua proprietà. Il premier Berlusconi, tramite il suo partito, ha fatto convocare il direttore di Rai3 per torchiarlo su un delitto gravissimo: la presenza nei programmi di alcuni esponenti dell’opposizione a 5 Stelle, per giunta piuttosto efficaci e telegenici. Il premier Berlusconi è solito frequentare i talk show che gli lasciano dire e fare i suoi comodi: da quelli delle sue reti (Amici della De Filippi, Domenica Live della D’Urso,Quinta colonna di Del Debbio,Tiki Taka diPardo) a quelli più accoglienti della Rai (da Porta a Porta dell’amico Bruno a Virus del suo vicedirettore Porro a Parallelo Italia di Riotta).
(Articolo intero su Il Fatto Quotidiano del 25/09/2015).