Arriva in Italia lo spray nasale di adrenalina contro lo shock anafilattico (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Addio alle iniezioni intramuscolari di adrenalina: dal 2026 l’Italia si prepara a introdurre lo spray nasale di adrenalina, una svolta epocale nel trattamento dello shock anafilattico, una delle emergenze mediche più gravi e pericolose. L’annuncio è arrivato durante il XXXVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC), e rappresenta un passo avanti importante nella gestione delle reazioni allergiche acute.
Ogni anno nel nostro Paese si registrano circa 10mila casi di anafilassi con 60-70 decessi, principalmente causati da alimenti, farmaci o punture di insetti. “Le allergie sono il disturbo cronico più diffuso in Europa, con oltre 150 milioni di persone colpite – spiega Vincenzo Patella, presidente della SIAAIC –. Circa il 20% dei pazienti con gravi forme allergiche vive nel costante timore di un episodio anafilattico”. In queste situazioni, l’adrenalina è l’unico farmaco in grado di contrastare rapidamente la crisi, ma la sua somministrazione non è sempre immediata.
Nonostante l’autoiniettore di adrenalina rappresenti da anni lo standard terapeutico, il suo utilizzo resta un ostacolo per molti pazienti. Paura dell’ago, ansia o mancanza di pratica fanno sì che fino al 60% dei soggetti ritardi o eviti la somministrazione. Un ritardo che può rivelarsi fatale, poiché ogni minuto è cruciale per evitare l’arresto respiratorio o cardiaco.
Lo spray nasale di adrenalina nasce proprio per superare queste difficoltà: è senza ago, semplice da usare anche in condizioni di forte stress e consente una somministrazione rapida e indolore. Inoltre, ha una durata di conservazione di 30 mesi, più lunga rispetto ai 12-18 mesi dell’autoiniettore tradizionale. Gli studi pubblicati sul Journal of Allergy & Clinical Immunology in Practice hanno confermato risultati incoraggianti: i sintomi migliorano già entro 5 minuti e la risoluzione completa arriva in media in 16 minuti, tempi paragonabili all’iniezione intramuscolare.
Lo spray nasale non è però adatto a tutti. Al momento, è approvato solo per pazienti sopra i 30 chilogrammi, escludendo quindi i bambini più piccoli e i neonati, per i quali restano necessari gli autoiniettori. Inoltre, gli esperti avvertono che sarà essenziale valutare il profilo di sicurezza in pazienti anziani o con patologie cardiache, poiché gli studi finora condotti hanno coinvolto perlopiù adulti sani di età compresa tra i 21 e i 54 anni.
Approvato nell’agosto 2024 dalla Food and Drug Administration (FDA) e dall’Agenzia Europea del Farmaco (EMA), lo spray è già in commercio in Germania e ha superato le ultime fasi di valutazione dell’AIFA. Il suo arrivo in Italia nel 2026 segnerà una nuova era nella medicina d’urgenza allergologica, garantendo un trattamento più accessibile, sicuro e immediato.