Conosciuto come il borgo dei campanili, un gioiello nel cuore delle Marche (blitzquotidiano.it)
Nel cuore delle colline marchigiane c’è un piccolo borgo fuori dal tempo, dove campanili medievali, piazze armoniose e incredibili paesaggi lasciano senza fiato. Stiamo parlando di San Severino Marche, autentico gioiello della provincia di Macerata, conosciuto anche come la città dei campanili, per via dei numerosi campanili romano-gotici presenti.
Un luogo perfetto per una fuga fuori porta, ma anche per chi cerca un turismo lento e autentico, lontano dai circuiti affollati.
San Severino Marche vanta origini antichissime. Il suo primo nucleo risale all’epoca romana, con il nome di Septempeda, come testimoniato dai resti archeologici oggi visibili in una vasta area visitabile. L’antica città romana fu poi abbandonata in seguito alle invasioni barbariche, e i suoi abitanti si spostarono sulle alture, fondando l’attuale centro medievale.
Oggi quei tempi rivivono nell’area archeologica di Septempeda, dove si possono ammirare tratti di mura, cisterne, pavimentazioni e i resti di edifici pubblici. Una tappa perfetta per gli amanti della storia e della cultura classica.
L’appellativo “città dei campanili” è più che meritato: San Severino Marche è disseminato di campanili, torri e strutture religiose che si ergono tra tetti rossi e dolci colline. Il cuore antico della città è il Castello al Monte, nucleo medievale arroccato sulla collina, dove si trova una delle strutture simbolo: la Torre degli Smeducci, residuo imponente dell’antico castello e oggi punto panoramico spettacolare.
Da qui, lo sguardo si perde sulle campagne marchigiane, tra filari di vigneti, casali in pietra e strade che sembrano serpeggiare tra le colline. È uno di quei luoghi in cui la bellezza è ovunque e dove ogni scorcio merita una fotografia.
Scendendo dal borgo alto si arriva nel centro cittadino, dove a colpire è Piazza del Popolo, considerata una delle piazze più eleganti delle Marche. La sua forma ellittica la rende unica nel suo genere, incorniciata da edifici storici come il Palazzo Comunale settecentesco, la Chiesa di San Giuseppe in stile rococò e il raffinato Palazzo Servanzi Collio, decorato in cotto e bugnato.
Non è solo un luogo di passaggio, ma un salotto all’aperto, perfetto per sorseggiare un caffè, assistere a eventi culturali o semplicemente godersi la bellezza senza tempo del luogo.
Tra i tesori architettonici di San Severino non si può non menzionare il Teatro Feronia, autentico gioiello neoclassico, costruito a metà Ottocento. L’interno, con le sue balconate ornate e il grande lampadario centrale, regala emozioni anche a chi non assiste a uno spettacolo.
Il teatro è tuttora in funzione e ospita rassegne teatrali, concerti e festival durante tutto l’anno. Una vera perla culturale nel cuore del borgo.
Chi ama l’arte troverà in San Severino Marche un concentrato di meraviglie. Il borgo ospita infatti numerosi musei e gallerie:
Una visita a questi spazi permette di comprendere la profondità culturale del borgo e la sua capacità di custodire e valorizzare il proprio passato.
Oltre all’arte, San Severino Marche è anche un paradiso per chi ama la natura. A poca distanza dal centro si trova la suggestiva faggeta di Canfaito, uno dei boschi più amati delle Marche. In primavera ed estate offre ombra e pace, mentre in autunno regala uno spettacolo cromatico straordinario: un foliage tra i più belli d’Italia, perfetto per gli appassionati di fotografia e trekking.
Nei dintorni si snoda anche il suggestivo Cammino dei Forti, un percorso ad anello in cinque tappe tra castelli, natura e spiritualità, che parte e arriva proprio da San Severino. È un’esperienza ideale per chi cerca un contatto autentico con il territorio, camminando tra natura, borghi e rocche.
Una visita a San Severino Marche non può dirsi completa senza una degustazione dei suoi piatti tipici. Il più celebre è sicuramente il ciauscolo IGP, salume spalmabile dalle origini antiche, perfetto da gustare su pane caldo o come antipasto rustico.
Altro piatto iconico è il vincisgrassi alla maceratese, una sorta di lasagna ricchissima, preparata con ragù di carne mista, besciamella e strati di pasta fresca all’uovo, cotta lentamente in forno. Una vera esplosione di sapori che racconta l’anima gastronomica marchigiana.
Nei ristoranti del borgo si trovano anche ottime tagliatelle ai funghi porcini, carni locali alla brace e dolci della tradizione come la crostata con visciole.