Emicrania cronica, "fremanezumab" fa miracoli: i dati confermano, giorni mensili di mal di testa dimezzati (foto Ansa-Blitzquotidiano)
Dolore insopportabile, il più delle volte accompagnato da nausea, vomito, sensibilità alla luce e ai suoni. E, come conseguenza, difficoltà a lavorare, avere relazioni sociali, svolgere le normali attività quotidiane.
È il calvario di chi soffre di emicrania, che nella sua forma cronica colpisce più di 15 giorni al mese compromettendo pesantemente la qualità di vita. I nuovi farmaci preventivi, però, stanno cambiando completamente lo scenario, tagliando drasticamente gli episodi di emicrania e consentendo di tornare alla vita.
Dallo European Headache Congress, che si chiude domani a Lisbona, arrivano nuovi dati sull’anticorpo monoclonale anti-Cgrp fremanezumab che mostrano come circa la metà dei pazienti che assumono il farmaco vedono dimezzarsi i giorni di mal di testa mensili con grandi benefici anche sulla qualità di vita.
I dati si riferiscono a 354 pazienti italiani, con emicrania cronica o episodica ad alta frequenza, coinvolti nello studio internazionale Pearl. Dopo 1 anno di cura con fremanezumab, il 75% dei pazienti ha ottenuto una riduzione di almeno il 50% del grado di disabilità associato alla patologia. Inoltre, tra i pazienti con emicrania cronica, più della metà ha visto ridursi i giorni di emicrania a meno di 7.