(foto d'archivio Ansa)
Ricercatori giapponesi di Craif Inc., in collaborazione con l’Università di Nagoya, hanno sviluppato un test delle urine in grado di stimare l’età biologica di una persona, pubblicato sulla rivista npj Aging. L’esame si basa sull’analisi dei microRna presenti nelle vescicole extracellulari delle urine, elaborata tramite intelligenza artificiale. A differenza dell’età anagrafica, quella biologica riflette lo stato reale dell’organismo e può variare in base a fattori come fumo, attività fisica o malattie: chi presenta più fattori di rischio tende ad avere un corpo più “vecchio”.
Nello studio sono stati analizzati i campioni di urina di 6.331 individui, sequenziati per individuare i microRna associati a un invecchiamento accelerato o più lento. Dopo una prima selezione, il test è stato convalidato su campioni indipendenti. Si tratta del primo orologio dell’invecchiamento basato sulle urine, preciso e pratico, utile per stimare l’età biologica e monitorare l’accelerazione dell’invecchiamento legata a patologie.