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Il tour delle morti viventi, le sette date di Whitney Houston resuscitata da un “uso ponderato” della AI

Anche la morte sembra sfuggire a un relativismo morale che confonde vaghi sogni d’immortalità con ponderate estrazioni di valore, in dollari, talmente ponderate da non escludere nemmeno le performance dall’oltretomba.

Dopo gli esperimenti più o meno riusciti, puro kitsch in versione ologrammatica decisamente cringe, gli eredi di Whitney Houston, insieme a Primary Wave Music e Park Avenue Artists, ci rifanno.

Orchestre sinfoniche live con la sua voce e rari filmati

Il programma è niente meno che quello di resuscitare sul palco la cantante, adottando nuove tecnologie per estrarne la voce dalle registrazioni originali. La povera Whitney non sappiamo quanto sia d’accordo, è morta infatti nel 2012 al Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills. Aveva solo 48 anni, aveva fin lì raggiunto un successo perfino esagerato e per il quale ha pagato un prezzo troppo alto.

Il tour delle morti viventi, le sette date di Whitney Houston resuscitata da un “uso ponderato” della AI (foto Ansa-Blitzquotidiano)

Lei assente sarà “comunque” la star di un tour in sette città in cui alle orchestre sinfoniche dal vivo saranno affiancati la sua voce e rari filmati.

“Questo progetto dimostra come si possano creare esperienze significative per gli amanti della musica attraverso un uso ponderato dell’intelligenza artificiale”, ha detto Ross Michaels, co-presidente di Park Avenue Artists.

“Uso ponderato”, si schermisce il co-presidente, forse giustamente in estasi per le incredibili potenzialità offerte dalla tecnologia, di sicuro memore delle polemiche suscitate nel 2021 all’epoca dei grotteschi ologrammi.

Delle motivazioni degli eredi è superfluo discutere, a meno di non resuscitare, appunto, certi vetusti esoterismi giusto per respirare un po’ l’inebriante atmosfera di un’autentica seduta spiritica. Con tanto di medium e pendolino. E fattura online, s’intende.

Published by
Amedeo Vinciguerra