ROMA — Luisa Luciani ha 29 anni, è laureata in biotecnologie farmaceutiche e il suo sogno è sconfiggere la leucemia. Ma non lo farà in Italia: Luisa è uno dei cosiddetti “cervelli in fuga”. E’ bastata una e mail, due colloqui e ed ecco che ha vinto la sua grande occasione. Il 10 marzo partirà per New York. Ha ottenuto un post dottorato al Cancer center del Memorial Sloan Kettering, il più antico e famoso centro privato del mondo, che si occupa di prevenzione, cura e ricerca sul cancro.
La sua storia l’ha raccolta Mariolina Iossa per il Corriere della Sera: “Fuori dall’Italia ci sono un sacco di opportunità — spiega Luisa —. In Italia c’è troppa burocrazia e ci sono troppi favoritismi. Sono rari gli istituti che dispongono di risorse economiche adeguate. Non puoi fare ricerca come vuoi, seguire i tuoi esperimenti in libertà, non sai se dopo qualche mese finiranno i soldi e non potrai continuare ad occuparti del tuo progetto”.
Luisa, diploma con il massimo dei voti allo scientifico Galilei di Pescara, poi laurea in Biotecnologie farmaceutiche con il 110 e lode a Bologna con una tesi sull’Alzheimer, quindi dieci mesi di borsa di studio in Scozia all’Università di Dundee, ha semplicemente mandato una mail. “Ho scritto al capo con cui lavorerò, gli ho detto che volevo fare un post dottorato nel suo laboratorio. Lui mi ha risposto di farci una chiacchierata al telefono. Abbiamo parlato per un’ora. Poi ha voluto tre lettere di referenze. Quindi mi ha invitata a New York per un colloquio. Ci sono andata a settembre”.
E ora sta per cambiarle la vita: “Non ho un fidanzato — continua Luisa —. Ma è solo perché non ho trovato la persona giusta, non ancora. Io voglio sposarmi, voglio avere dei bambini e, chissà, forse un giorno tornerò in Italia. Ma solo se potrò lavorare con la stessa efficienza con cui si lavora all’estero. Non mi interessa avere la cattedra di professore se poi non ho i soldi per la mia ricerca”.