In Italia il 4,2% delle gravidanze da procreazione assistita, nascite quasi raddoppiate dal 2012 (Foto Ansa) - Blitz Quotidiano
La quota di gravidanze ottenute con tecniche di procreazione medicalmente assistita in Italia rappresentano il 4,2% delle gravidanze ogni 100, con un picco del 6,06% tra le donne con istruzioni medio alta. I bambini nati con tecniche di Pma, sono quasi raddoppiati rispetto al 2012 passando da 8.309 a 15.287 nel 2024. Questo è uno dei dati che emerge dal rapporto Cedap (Certificato di assistenza al parto) del ministero della Salute.
Quasi 1 bambino su 3 in Italia nasce con parto cesareo: la chirurgia è stata infatti l’opzione usata nel 29,8% dei 370 mila parti avvenuti in Italia nel 2024. Nel 2024 il 90,7% dei parti è avvenuto negli ospedali pubblici con un lieve aumento rispetto al 2023 quando erano stati il 90,1%. Nelle case di cura il 9,1% delle nascite e lo 0,12% altrove. Per i cesarei si conferma la discesa intrapresa più di un decennio fa. Rispetto al 2012, la quota di parti cesarei sul totale è passata dal 35,8% all’attuale 29,8%.
Restano forti, però le differenze tra le tipologie di struttura sanitarie e le Regioni. Si fa ricorso al cesareo per il 28,3% dei nati nelle strutture pubbliche, il 44,9% nelle case di cura accreditate, il 53,6% nelle case di cura private. Tra le Regioni, si va dal 16,5% dei cesari della Toscana al 44,6% della Campania. Il parto cesareo è più frequente nelle donne italiane (30,4%) rispetto a quelle di origine straniera (27,2%) probabilmente per il minor ricorso di queste ultime alle strutture private.
Per quel che riguarda le madri di cittadinanza non italiana, rappresentano il 20,5% dei parti totali, con un maggior peso nelle Regioni a più alta presenza straniera. In particolare, in Emilia Romagna, Liguria e Marche oltre il 31% delle nascite è riferito a madri straniere, soprattutto provenienti dall’Africa. Sale ancora di poco l’età media della madre: è di 33,3 anni (lo scorso anno 33,2), per le italiane, di 31,3 anni per le cittadine straniere. È superiore a 31 anni quella del primo figlio.