Salute

Long Covid da Guinness, 776 giorni senza mai negativizzarsi. Un laboratorio vivente di mutazioni virali

Potrebbe finire sul Guinness dei primati ma non potrà felicitarsene, perché i suoi lunghi, interminabili 776 giorni di Covid-19 hanno finito per ammazzarlo. Parliamo di un paziente americano che nel 2020, all’età di 41 anni, è stato contagiato: il suo caso è stato riportato tra quelli definiti “long Covid” con i ricoveri più prolungati, le conseguenze più gravi, quelli che si sono conclusi con la morte del malcapitato ospite del virus.

Laboratorio vivente di mutazioni virali

E pubblicati sulla più autorevole rivista di settore, The Lancet Microbe. Il povero 40enne è stato praticamente un paio di anni senza mai –  mai –  negativizzarsi.

Long Covid da Guinness, 776 giorni senza mai negativizzarsi. Un laboratorio vivente di mutazioni virali (foto Ansa-Blitzquotidiano)

Partiva in effetti svantaggiato, perché conviveva con l’HIV dal 2002. Il suo corpo, una volta che il virus ne ha preso possesso e grazie a un sistema immunitario compromesso è diventato una specie di laboratorio di mutazioni e varianti. Un laboratorio naturale particolarmente efficiente nel consentire l’evoluzione del ceppo virale originario.

 

 

Published by
Amedeo Vinciguerra