Alle 14 si alza il sipario sui Mondiali in Sudafrica. Dal Soccer City di Johannesburg, l’impianto che ospiterà anche la finalissima dell’11 luglio, via alle celebrazioni per una Coppa del Mondo che si annuncia combattutissima.
Non ci sarà l’uomo più rappresentativo: Nelson Mandela. L’ex presidente sudafricano, contrariamente a quanto annunciato nei giorni scorsi, non parteciperà alla cerimonia inaugurale.
Il 91enne leader della lotta all’apartheid, ha preso questa decisione dopo la morte di una pronipote in un incidente stradale al termine del concerto inaugurale di giovedì sera.
In una atmosfera di grande allegria e partecipazione ha avuto inizio la cerimonia inaugurale dei Mondiali di calcio Sudafrica 2010. Accolto dagli applausi del pubblico sul maxi schermo del Soccer City Stadium di Johannesburg è apparso il volto di Nelson Mandela, storico e carismatico leader della lotta al regime di segregazione razziale, assente dopo il lutto che lo ha colpito la notte scorsa.
Lo stadio, che può contenere oltre 85.000 persone, si sta lentamente riempiendo, mentre la città è paralizzata dal traffico. Circa 1500 figuranti stanno raffigurando con balli e canti le tradizioni dell’Africa, continente organizzatore per la prima volta dei Mondiali di calcio.
Alla cerimonia partecipano numerose autorità tra le quali il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon e il vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Accanto a loro il presidente sudafricano Jacob Zuma e molti capi di Stato africani. Nel corso dello spettacolo è stato reso omaggio alla cantante Miriam Makeba, un’icona della musica africana. Tra i numerosi artisti che si sono esibiti il cantante algerino Khaled e uno dei più grandi trombettisti viventi, il sudafricano Hugh Masekela.
In uno sfarzo di costumi colorati e nel tripudio della folla festante, nell’arena hanno fatto il loro ingresso le bandiere delle trentadue squadre partecipanti alla rassegna. In apertura di cerimonia c’era stata l’esibizione di una flotta di jet dell’aviazione sudafricana che ha sorvolato lo stadio con un volo radente.
L’assordante suono delle ‘vuvuzela’, le tipiche trombette sudafricane, ha fatto da sfondo a tutta la cerimonia. I jet che avevano aperto la cerimonia sono tornati ad esibirsi a chiusura della festa. Dopo un break, necessario per consentire di mettere a punto il campo di gioco, la festa lascerà spazio alla competizione e alla prima partita del Mondiale tra Sudafrica e Messico.
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