GENOVA, 6 MAR – Balla un’altra panchina in serie A, e di una maglia illustre. Mimmo Di Carlo ha abbandonato il Ferraris con le lacrime agli occhi al termine di Samp-Cesena.
Da tempo ormai sa che la panchina della Sampdoria non e’ piu’ cosa per lui anche se la societa’ ha sempre dimostrato di volercelo tenere, su quella panchina, foss’altro per motivi economici. Al termine di una partita che spinto la Sampdoria sull’orlo delle sabbie mobili della serie B, solo una cosa sembra ormai certa: la societa’ potrebbe decidersi a esonerare il tecnico di Cassino che non solo non e’ amato dai tifosi (”Di Carlo vattene”, lo striscione esposto quando la partita era sullo 0-3), ma diventa capro espiatorio ideale dopo un mercato d’inverno che ha di fatto depauperato e decapitato la squadra togliendole tutti gli attaccanti e riducendo la panchina a poco piu’ di uno sgabello sul quale si siede anche qualche giocatore della Primavera.
Infine, la decisione sembra essere arrivata. Non solo dopo il crollo psicologico e fisico iniziato con il derby ma anche e soprattutto perche’ il precipitare in B toglierebbe spessore anche economico alla squadra. Con tutte le voci che corrono sulla possibilita’ di una cessione da parte di Garrone a cordate di imprenditori questo non e’ il momento di correre rischi. Cosi’ Doriano Tosi, direttore sportivo e uomo di fiducia del presidente Garrone, ha sostituito Di Carlo durante il briefing con i media al termine di Samp-Cesena e ha sottolineato che la societa’ si prende ”24 ore per decidere”. La sensazione e’ che il dado sia gia’ tratto e che Di Carlo non rivedra’ Bogliasco. Anche perche’ lo stesso Tosi, nei corridoi dello spogliatoio, gia’ stava telefonando per tastare terreno e situazioni con altri tecnici. Tre sono i nomi che, secondo radio-spogliatoio, vanno per la maggiore: il primo e’ Giuseppe Papadopulo, che salvo’ il Bologna dalla B all’ultima giornata del campionato 2009. Poi si parla di Gianni de Biasi che dopo il Torino ha allenato l’Udinese. Infine Gigi Cagni, che gia’ alleno’ la Sampdoria in serie B (1998-1999). Adesso, ‘ha da passa’ a’ nuttata’. Per tutti. Per capitan Palombo che ha le costole fratturate e prova a prendersi le responsabilita’: ”E’ colpa di tutti”. Per Garrone che se n’e’ andato prima di vedere il gol di Volta e il rigore di Maccarone, prima di vedere le lacrime di Di Carlo, e comunque si e’ preso la sua salva di fischi. E pure per quei tifosi le cui urla e i cui insulti stanno diventando davvero pesanti, come dimostrano i 100 ultras dispersi dalla polizia fuori dallo spogliatoio, a fine partita