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Sport dolceamaro con il Pallone d’Oro a Dembélé, la vicenda delle plusvalenze Juventus e la resa dei conti in casa delle Farfalle

Sport dolceamaro. L’inizio settimana non poteva essere più sconquassante.News belle mescolate a vicende di tutt’altro sapore. Un misto di piacere e amarezza che ha lasciato il segno. Partiamo dal gioioso parigino.

Pallone d’oro a Dembélé, Gigio miglior portiere

Il francese Ousmane Dembélé, 28 anni, funambolico attaccante del PSG campione d’Europa, è stato incoronato a Parigi miglior calciatore del 2025. Succede allo spagnolo Rodri (2024) e all’argentino Messi (2023). È stato preferito a Yamal del Barcellona (secondo) e al portoghese Vitinha (terzo), peraltro suo compagno nel club parigino; solo quarto Salah del Liverpool. Trionfo per Gigi Donnarumma, ormai del Manchester City, miglior portiere del mondo e nono tra i candidati al premio di France Football, un ambito e prestigioso riconoscimento che la rivista francese dal 1956 assegna ogni anno. Gli ultimi 3 azzurri che hanno vinto il Pallone d’Oro sono stati Paolo Rossi (1982), Baggio (1993) e Cannavaro (2006).

Juventus, patteggiamento sulle plusvalenze

Partita chiusa. Il Gup di Roma ha accolto la richiesta dei legali Juventus circa il patteggiamento, nel procedimento penale sulle presunte plusvalenze legate alla compravendita dei calciatori. È la cosiddetta inchiesta “Prisma” aperta nel maggio del 2021 dalla Procura di Torino. Hanno patteggiato Andrea Agnelli ( presidente della Juve dal 2010 al 2022), l’ex suo vice Pavel Nedved e l’ex direttore sportivo Fabio Paratici. I vertici Juve dell’epoca sono stati condannati rispettivamente a 1 anno e 8 mesi, 1 anno e 2 mesi e 1 anno e 6 mesi. Pene sospese. Altri 2 imputati sono stati condannati a 11 mesi. Inoltre è stata disposta una multa nei confronti della società bianconera di 156.000 euro. Un terzo delle oltre 200 parti civili ha trovato l’accordo risarcitorio per un importo complessivo di 1 milione e 80.000 euro. Il club bianconero ha dichiarato: ”Il patteggiamento non è ammissione di colpa”. Sereno Agnelli: ”Scelta giusta ma sofferta“.

Farfalle, resa dei conti

L’ex Ct Emanuela Maccarani è stata rinviata a giudizio. Le hanno contestato maltrattamenti aggravati dalla presenza di minorenni. Sono 4 le ginnaste parte civile. La Maccarani, che ha guidato la Nazionale dal 1996 al 2025 (vincendo 37 medaglie mondiali),ora rischia 2 anni di carcere. La vicenda è cominciata il 30 ottobre 2022 e il processo si aprirà a Monza il 20 febbraio prossimo ma, tutta la squadra di Parigi è con l’allenatrice.

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Enrico Pirondini