Non solo. La selezione esclude giornalisti che abbiano più di 36 anni. Come dire che, per esempio, un precario Rai che ha già alle spalle anni e anni di gavetta, di contratti a tempo determinatissimo, non ha chance. La discriminazione più grossa riguarda però la residenza. La Rai fa sapere che i laziali sono esclusi perché la sede regionale è già al completo. Ma perché escludere a priori i laziali che magari sarebbero stati disponibili a trasferirsi a Potenza o Bologna pur di lavorare?
Su questo punto c’è, secondo il Giornale, il rischio di una valanga di ricorsi, ritenuto da alcuni apertamente anticostituzionale e discriminatorio.