Il video della guardia costiera statunitense che sequestra un'altra petroliera venezuelana (foto da video) - Blitz Quotidiano
Gli Stati Uniti, nel fine settimana hanno sequestrato un’altra petroliera al largo delle coste venezuelane. Ad operare è stata la guardia costiera statunitense con il supporto del Pentagono. Il Segretario per la sicurezza interna degli Usa, Kristi Noem, su X ha scritto che gli Stati Uniti continueranno “a perseguire il traffico illecito di petrolio sanzionato, utilizzato per finanziare il narcoterrorismo nella regione”.
Si tratta del secondo caso noto di intercettazione di una nave da parte degli Stati Uniti nei pressi del Venezuela questo mese, e arriva dopo che Trump ha annunciato un “blocco” delle petroliere sanzionate in entrata e in uscita dal Paese sudamericano. Il 10 dicembre, gli Stati Uniti hanno sequestrato una grande petroliera chiamata Skipper, che era stata sottoposta a sanzioni per i suoi legami con l’Iran.
La Guardia Costiera statunitense non è invece riuscita a sequestrate la Bella1, una terza petroliera partita dal Venezuela. La nave ha infatti continuato a navigare senza fermarsi né rallentare. L’inseguimento è avvenuto nel Mar dei Caraibi: qui la guardia costiera Usa ha schierato una flotta militare americana enorme per esercitare pressione sul regime di Nicolas Maduro.
l presidente Usa Donald Trump, il 16 dicembre ha annunciato il blocco delle “navi petroliere sanzionate” in partenza e in arrivo dal Venezuela, chiedendo la “restituzione di beni statunitensi”, cioè petrolio, che Washington accusa Caracas di aver “rubato”, presumibilmente riferendosi alla nazionalizzazione del proprio petrolio portato avanti in più fasi dal Venezuela fra la seconda metà degli anni ’70 e i primi anni del 2000.
“La guardia costiera degli Stati Uniti sta inseguendo attivamente una nave della flotta oscura sanzionata che fa parte dell’illegale attività di elusione delle sanzioni da parte del Venezuela. Sta battendo falsa bandiera ed è sottoposta a un ordine di sequestro giudiziario”, ha dichiarato un funzionario statunitense, che ha chiesto l’anonimato. La petroliera Bella 1, ricorda la fonte, è sottoposta a sanzioni americane dal 2024 per presunti legami con l’Iran e Hezbollah.