Parla Netanyahu, si svuota l'Assemblea delle Nazioni Unite: "Vogliamo finire il lavoro a Gaza". VIDEO (foto Ansa-Blitzquotidiano)
Fischi e applausi per il premier Benjamin Netanyahu prima del suo intervento all’assemblea generale dell”Onu. Il presidente dell’assemblea ha dovuto richiamare all’ordine la sala più volte, mentre alcune delegazioni uscivano in segno di protesta.
Netanyahu all’inizio del suo discorso ha ricordato i successi di Israele contro l’Iran, gli Houthi in Yemen, in Siria e contro i leader di Hamas a Gaza ed ha mostrato la sua ‘mappa del terrore dell’Iran’, da lui aggiornata.
“Il boicottaggio del discorso di Netanyahu illustra l’isolamento di Israele e le conseguenze della sua guerra di sterminio” nella Striscia di Gaza: lo ha dichiarato il portavoce di Hamas, Taher al-Nounou, commentando l’uscita dall’aula di diverse delegazioni durante il discorso del premier israeliano.
Le poche potenze mondiali che sono rimaste nella sala dell’Assemblea Generale Onu per il discorso del premier israeliano Benjamin Netanyahu, tra cui Usa e Regno Unito, non erano comunque presenti con funzionari di alto livello. Né l’ambasciatore americano alle Nazioni Unite Mike Waltz né quello britannico Barbara Woodward erano negli spazi delle rispettive delegazioni, dove sedevano invece diplomatici di livello inferiore.
“L’anno scorso da questo podio ho mostrato questa mappa del terrore dell’Iran che sta rapidamente sviluppando un programma nucleare e di missili balistici. Questi non solo rischiano di distruggere Israele ma mettono in pericolo gli Usa”, ha affermato, chiedendo “il ripristino delle sanzioni delle Nazioni Unite contro l’Iran” e ringraziando il presidente statunitense Trump per le sue azioni audaci e decise contro l’Iran.
“Abbiamo promesso che l’Iran non avrebbe avuto la bomba nucleare e abbiamo avuto successo. Ma dobbiamo rimanere vigili”, ha detto.
“Vogliamo finire il lavoro a Gaza il più velocemente possibile”, ha proseguito Netanyahu ricordando che gli ultimi militanti di Hamas sono rimasti a Gaza city. Si è quindi rivolto direttamente ad Hamas riguardo gli ostaggi ancora detenuti a Gaza, ed ha accusato i palestinesi: “Non credono nella soluzione dei due stati, non vogliono uno stato vicino a Israele ma al posto di Israele”.
Ricordando di aver fatto mettere degli schermi nella Striscia, ha detto: “Liberate gli ostaggi, e deponete le armi. Se lo farete vivrete, se non lo farete Israele vi darà la caccia”.