
BERLINO – Addio Germanwings, ben arrivata Eurowings. Nonostante la Lufthansa si muove per il riassetto della compagnia low cost dopo il disastro aereo del 24 marzo, in cui il pilota Andreas Guenter Lubitz ha fatto schiantare l’Airbus 320 sulle Alpi uccidendo 150 persone, la compagnia ha ribadito che la decisione era già stata presa prima dello schianto.
Corinna De Cesare sul Corriere della Sera scrive che tutta la Germanwings, il cui nome ormai è compromesso, confluirà in Eurowings:
“Il sito web Germanwings, insieme al personale di bordo, verrà entro la fine dell’anno automaticamente dirottato su quello Eurowings, fino ad ora compagnia aerea regionale di Lufthansa. In corso le modifiche sui codici di volo e in ultimo cambieranno anche i «vestiti» degli aeromobili, la cosiddetta livrea.
Ma sui tempi di queste operazioni c’è ancora poca chiarezza. Anche perché sulla notizia dell’addio a Germanwings, rimbalzata negli ultimi giorni prima sui siti internet specializzati in aviazione e poi in quelli più generalisti, Lufthansa non ha pubblicato alcuna nota ufficiale. Alimentando i dubbi, amplificati ieri sui social network, che la decisione di cancellare Germanwings sia in qualche modo legata allo schianto nelle alpi al sud della Francia del marzo scorso. Non è così secondo Lufthansa che a corredo della sua tesi inoltra comunicati stampa datati gennaio 2015 in cui si fa esplicitamente riferimento alla fusione dei due marchi sotto Eurowings”.
Simone Menne, direttore finanziario di Lufthansa, deve fare attenzione anche alla disputa sindacale e al deficit del fondo pensione di Lufthansa, ormai oltre i dieci miliardi di euro, ma ha ribadito che l’incidente non ha avuto conseguenze sulla compagnia:
“«Finora il bilancio è stato scarsamente influenzato dall’incidente» ha detto Menne presentando i risultati del primo trimestre, chiuso con un utile netto di 425 milioni (contro una perdita di 252 milioni nei primi tre mesi 2014) e una perdita operativa di 144 milioni (da -217 milioni). A influire sui numeri c’è stata una conversione di obbligazioni con il rimborso anticipato di un prestito obbligazionario scadenza 2017 che ha prodotto un effetto positivo di 503 milioni di euro”.