
ROMA โ Il cantone svizzero del Ticino mette al bando il burqa e un imprenditore franco-algerino si offre di pagare le multe a tutte le donne islamiche che vorranno continuare ad indossare il velo. Da cento a diecimila franchi, circa ottomila euro. Questa la multa prevista per chi indosserร il burqa. Multe che, almeno nellโintenzione, saranno pagate dallโimprenditore franco-algerino Rachid Nekkaz.
โHo il sito internet con il mio nome ed รจ facile contattarmiโ, spiega Nekkaz, che giร dal 2010 si occupa di risarcire donne francesi, olandesi o belghe โcolpiteโ dalle contravvenzioni anti-burqa. Ora, dal prossimo aprile (data di entrata in vigore della legge ticinese, ndr) si occuperร anche delle svizzere. Lโiniziativa degli elvetici, peraltro, รจ stata accolta con favore dal centrodestra di Varese. Questโanno โ spiega il consigliere comunale di Varese, Piero Galparoli โ ho presentato una mozione relativa al divieto di dissimulazione del viso che ha avuto la maggioranza e lโunico voto contrario da parte di Rocco Cordรฌ, di Sinistra Ecologia e Libertร . Lโastensione del Partito Democratico legittima in un certo senso la mozione, riconoscendo lโesistenza del problema, altrimenti chi si รจ astenuto avrebbe espresso voto contrarioโ. Galparoli ora chiede lโapplicazione della mozione: โSpero che prima delle elezioni comunali, il provvedimento sia inserito nel regolamento della Polizia Locale. ร un tema di attualitร dopo i recenti attacchi terroristici in Francia e soprattutto perchรฉ la Svizzera si รจ mossa analogamente, in seguito al referendumโ.